Ecobonus al 65% per la building automation

3 Maggio 2017 Smart Building Italia


Primavera, tempo di tasse (purtroppo). Insomma, tempo di modelli 730 precompilati e no. Sull’argomento ci sono «grandi novità, o meglio integrazione, in tema di Ecobonus: fa il suo ingresso la detrazione per interventi legati alla domotica e alla building automation», avverte elettrocoplus.it il portale web del Giornale dell’Installatore Elettrico.

Fino al 2015, infatti, le spese per i dispositivi domotici erano detraibili al 50%, con la Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015, art. 1, comma 88), il bonus è diventato del 65%. Insomma, un altro tassello importante per lo sviluppo dello smart building.

«Nella detrazione 65% sulle spese di acquisto di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti elettrici – continua elettricoplus.it – sono agevolabili anche le spese per l’acquisto e l’installazione di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, purché relative all’intervento di building automation e lavori elettrici e opere murarie per far funzionare i sistemi di automazione per gli impianti termici negli edifici».

Il legislatore pone però delle condizioni: «per fruire dell’agevolazione i dispositivi di building automation devono mostrare i consumi energetici attraverso app, tramite la lettura periodica dei dati; devono inoltre mostrare il funzionamento degli impianti e indicare la loro esatta temperatura, oltre che consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto».

Per ottenere l’Ecobonus, spiega ancora elettricoplus.it, è richiesta la certificazione energetica dell’edificio, la scheda informativa degli interventi realizzati e l’attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge. Inoltre, è necessario allegare l’asseverazione del tecnico abilitato, la dimostrazione dell’avvenuta trasmissione della documentazione all’Enea, fatture, ricevute fiscali delle spese effettuate relative all’Ecobonus e ricevuta dei bonifici effettuati. Per gli interventi sulle parti comuni condominiali bisogna inoltre avere la copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese. Invece per gli interventi effettuati dall’affittuario-usufruttuario occorre presentare la dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario e la documentazione che attesti l’esistenza dell’edificio oggetto della detrazione Ecobonus.