Sensori wireless, la soluzione per digitalizzare gli edifici

24 Aprile 2019 Smart Building Italia


di Armin Anders*

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Fra l’inizio dei lavori di costruzione di un edificio e la demolizione dello stesso passano in media 100 anni, e questa è considerata la durata tipica della vita di un edificio. Certamente, per continuare a guadagnare, soprattutto nel caso degli edifici commerciali, è necessario investire regolarmente in interventi di manutenzione e ristrutturazione. Grazie alla digitalizzazione, le aziende che si occupano di amministrazione delle infrastrutture stanno attraversando un momento di trasformazione radicale dal punto di vista tecnologico. Gli inquilini di uffici e altri edifici commerciali ora danno per scontato che siano presenti e disponibili servizi completamente nuovi e assolutamente flessibili. Se da un lato restano importanti i classici impianti di automazione tecnica degli edifici, con controllo automatico degli infissi e della temperatura, dall’altro è indubbio che gli ambienti lavorativi del giorno d’oggi richiedano molto di più. Proprio qui ci si può inserire con nuovi modelli di business. L’obiettivo è collegare gli impianti di automazione degli edifici all’Internet of Things (IoT) e quindi raccogliere dati che permettano di fornire servizi completamente diversi. I nuovi ruoli previsti dall’amministrazione degli edifici riflettono già questa evoluzione. Il Corporate Real Estate Management (CREM), l’amministrazione delle proprietà immobiliari di una società, ad esempio, analizza le risorse immobiliari interne e il modo in cui queste possono contribuire agli utili di un’azienda. Non si tratta più, quindi, soltanto di amministrare una proprietà, ma di istituire un settore aziendale apposito. L’Internet of Things può contribuire in modo significativo al raggiungimento di questo obiettivo.

Passare all’IoT, come si fa? – Quando si devono eseguire dei retrofit per l’IoT, non serve certo una sfera di cristallo per sapere qual è la scelta giusta. La tecnologia utile, che serve ad aggiornare gli edifici pre-esistenti o a progettare i nuovi edifici con una visione orientata al futuro è già fra noi oggi. I sensori wireless in grado di comunicare con i gateway mediante collegamento radio sono alla base della digitalizzazione degli edifici. Questi sensori raccolgono i dati grezzi e li consegnano alle piattaforme IoT per poterli così immagazzinare, elaborare e valutare. Ecco alcuni dei maggiori fornitori di piattaforme basate sul cloud: IBM Watson, Microsoft Azure, Amazon Cloud, Google Cloud e Apple iCloud® (marchio di Apple.Inc). Con l’aiuto di applicazioni e dashboard adeguate, gli amministratori possono ottenere una visione in tempo reale, a 360 gradi, dell’edificio, del suo utilizzo, e del suo storico. I sensori wireless di EnOcean possono essere inseriti comodamente in tutto l’edificio, nei mobili o negli oggetti, come ad esempio stampanti o macchine per il caffè. Sono autoalimentati e perciò non hanno bisogno di alcun intervento di manutenzione. Grazie a questa combinazione, le soluzioni autoalimentate sono ideali per aggiornare gli edifici preesistenti, ovvero la maggior parte di quelli presenti sul mercato. Per i nuovi edifici vanno tenuti in considerazione elementi come la flessibilità e la possibilità di aggiungere un sistema radio. E fin qui tutto bene. Ma una volta raccolte tutte queste informazioni, cosa ne fanno esattamente gli amministratori?

Una pratica lista di esempi applicativi – Sono emerse le seguenti aree applicative nelle quali l’IoT fornisce un importante valore aggiunto alla gestione degli edifici: uso di spazi e locali, gestione dei servizi igienici, manutenzione predittiva, ottimizzazione energetica, gestione degli asset. Queste aree hanno in comune l’obiettivo aziendale di massimizzare l’utilizzo dell’edificio riducendo al minimo le spese, soprattutto nelle aree metropolitane più costose. L’utilizzo di locali e dispositivi seguendo i concetti più moderni in fatto di ambiente lavorativo ne è un buon esempio.

Nuove modalità di lavoro – La modernizzazione degli ambienti lavorativi è da tempo guidata dagli strumenti informatici. Tuttavia la progettazione di questi spazi richiede una collaborazione su tutta la linea. Non soltanto l’ufficio Risorse umane, ma anche gli amministratori degli edifici sono sempre più coinvolti nell’implementazione di nuovi ambienti lavorativi. L’idea si lega alla progettazione di luoghi di lavoro versatili e accoglienti, con conseguente miglioramento della produttività. Il successo di questi progetti dipende dal loro grado di accettazione da parte dei dipendenti. I sensori wireless facili da installare sono in grado di fornire i dati più utili a misurare e ottimizzare il profilo d’uso delle postazioni e dei dispositivi sul luogo di lavoro.

I sensori wireless sono la base dell’uso dei locali – I sensori di movimento (a infrarossi passivi o a vibrazione) rilevano i dati grezzi necessari. Le videocamere per il conteggio alternativo delle persone comportano numerosi svantaggi, si pensi ad esempio alle problematiche legate alla privacy e all’elevato costo dell’installazione dei cavi di corrente necessari. I vantaggi dei sensori radio per il conteggio delle persone, come ad esempio la soluzione proposta da Thing-it, partner di EnOcean, sono sotto l’occhio di tutti: i sensori wireless operano senza cavi e quindi installarli è estremamente conveniente. In particolare, i sensori EnOcean utilizzano tecnologie di Energy Harvesting, cioè funzionano senza batterie e ricevono energia dalla luce ambientale. Di conseguenza, non è necessario alcun intervento di manutenzione.

Adattamenti di sistema – Thing-it ha sviluppato un algoritmo che determina quante persone sono presenti e le relative ubicazioni in base ai profili d’uso e di attività del sensore EnOcean. L’algoritmo calcola l’utilizzo della capienza di una stanza in base a questi dati. È possibile aggiornare o adattare le dimensioni di locali che non vengono utilizzati bene, come ad esempio sale conferenze poco accessibili, oppure si può anche valutare se conviene usare la stanza in questione in modo del tutto diverso. In altri casi, potrebbe essere opportuno ricorrere all’hot desking. Se si è rilevato che molte scrivanie restano libere per gran parte del tempo, un sistema di gestione a sensori può contribuire a migliorare l’uso che si fa di una stanza.

Gestione dei wireless asset – Le soluzioni radio con sensori di vibrazione possono fornire un importante valore aggiunto con il minimo sforzo nella gestione degli asset. I dati raccolti possono servire a controllare l’utilizzo di più attrezzature, come ad esempio stampanti e proiettori. Ne deriva che magari si deciderà di sistemare la stampante in un altro luogo, più facilmente accessibile. Un proiettore mai usato prima d’ora potrà essere spostato in un’altra sala conferenze.

Cambiamento di paradigma nell’automazione degli edifici – L’uso degli edifici in futuro presuppone la disponibilità di una grande quantità di dati forniti da sensori, nell’ottica di analizzarne e ottimizzarne in modo costante l’uso e il funzionamento. Questi dati costituiscono la base per nuovi modelli di servizio che integrano i pre-esistenti paradigmi di automazione degli edifici con un effetto duraturo nel tempo. In considerazione dei numerosi sottosistemi, standard internazionali e requisiti del mercato, in particolare, si rende quanto mai necessario identificare soluzioni di sensori inter-operabili e sistemi IoT generali modulari. L’ecosistema EnOcean, con oltre 400 aziende attive in tutto il mondo nel settore edilizio, oggi riunite per formare la EnOcean Alliance, occupa una posizione particolarmente vantaggiosa. Fra altri elementi, all’interno di questa alleanza vengono definite anche le interfacce. Per le aziende l’inter-operabilità così ottenuta significa che sarà possibile eseguire investimenti in progetti IoT con un orientamento al futuro, dato che è possibile aggiungere nuovi impianti e soluzioni in qualsiasi momento, eventualmente collegandoli in rete con prodotti di diverse marche.

* Armin Anders è Vicepresidente Business Development di EnOcean GmbH

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