Impianto multiservizio: il mercato si muove

16 Ottobre 2017 Smart Building Italia


Notizie dal mercato dello smart building. In particolare del cablaggio verticale e dell’ormai proverbiale impianto multiservizio, il dispositivo previsto dall’Art. 135-bis del T.U. dell’edilizia che veicola attraverso la fibra ottica i vari servizi digitali come internet, telefono, televisione negli appartamenti del condominio. Soluzione che permette di realizzare effettivamente la modalità FTTH, portando cioè la fibra fin dentro le abitazioni, e garantendo ai cittadini libertà di scelta. In sostanza, l’impianto multiservizio è infrastruttura neutra, sono i singoli utenti che decidono quali servizi farci passare e far arrivare in casa loro. Altro fattore non trascurabile: l’impianto multiservizio è di proprietà del condominio e ne aumenta il valore immobiliare (le statistiche dicono di almeno il 5%).

impianto multiservizioNotizie dal mercato, dicevamo. Ne è portatore Giuseppino Albanesi (nella foto), installatore di lungo corso con la sua Technosat di Monterotondo (Roma). «Sì, il cablaggio verticale comincia a generare fatti e non più solo parole – conferma Albanesi – e il motivo principale sono le tante parole utili che abbiamo speso per sensibilizzare gli interessati sull’argomento e spiegare loro per bene quali sono le caratteristiche dell’impianto secondo la Legge e secondo la guida CEI 306-22 quali le differenze con il cablaggio proposto dagli operatori di tlc. Abbiamo partecipato persino a riunioni di condominio fino a notte fonda». È un lavoro di fino quello fatto, individuando immobili potenzialmente idonei, nelle condizioni di intraprendere ristrutturazioni (ce ne sono decine di migliaia nella sola Roma), spiegando a condòmini e amministratori anche le eventuali agevolazioni fiscali relative alla ristrutturazione e alla centralizzazione dell’impianto d’antenna condominiale.

L’informazione, dunque, come priorità, come leva per cominciare ad installare. «Un investimento che comincia adesso a dare ritorno», dice Albanesi. Cosicché, negli ultimi mesi quattro condomini a Roma sono stati dotati di impianto multiservizio da Technosat. «Se non ci muoviamo, la nostra categoria rischia di restare con le gomme a terra nel giro di due o tre anni», continua.

Ma quant’è l’esborso per un condòmino proprietario per dotare l’immobile di impianto multiservizio e portarsi fin dentro casa l’infrastruttura di rete per accedere ai servizi che desidera? «Dipende dal numero degli appartamenti. Diciamo che entro le dieci utenze la spesa pro capite è di 500 euro circa».

PS Le notizie che il mercato dell’impianto multiservizio si sta muovendo positivamente ci sono giunte anche da Bologna.