AGCOM marca stretto Dazn: scongiurare problemi di rete con la Serie A

6 Luglio 2021 Angela


Internet va così piano da rendere impossibile lo smart working da casa? Pazienza. Il collegamento Web è talmente precario da trasformare in un tormento le lezioni in DAD dei figli? Cose che capitano, fatevene una ragione. La poca banda disponibile non consente lo streaming delle partite di calcio? Alt fermi tutti! Questo è uno scandalo che richiede l’intervento del governo, della Corte costituzionale, e se non basta anche del pontefice e degli alieni… Per i pochi che ancora non lo sanno, le cose nel nostro singolare Paese vanno esattamente in questo modo. Tanto che, nel caso in questione, alla fine occorrerà ringraziare la Lega Calcio, che ha ceduto i diritti di trasmissione della Serie A a Dazn, per il suo “inatteso” contributo allo sviluppo e all’efficienza della Rete italica, fin qui fra i fanalini di coda del continente.

Ringraziamento che sarà invece sostituito dalle invettive di milioni di tifosi qualora nemmeno il dio pallone riuscirà a rendere accettabile il funzionamento della Rete, che poi è esattamente la preoccupazione che ha spinto AGCOM ad emanare uno specifico Atto di indirizzo. Il documento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni si apre ricordando come “nella prossima stagione e per le due successive, tutte le partite di calcio di serie A del campionato italiano saranno trasmesse da Dazn in partnership con Tim, utilizzando la rete Internet. Una novità che può incidere sul regolare funzionamento della Rete”.

In particolare AGCOM sottolinea che le azioni da intraprendere sono sostanzialmente due: 1) evitare fenomeni di congestione della rete, conseguente ai picchi di traffico, che potrebbero verificarsi in corrispondenza della trasmissione simultanea di uno o più eventi calcistici; 2) prevenire i disservizi per gli abbonati e contrastare il degrado della qualità del servizio di accesso ad Internet per tutti gli utenti. Un intervento, quello dell’Autorità, che non si basa solo su considerazioni teoriche, considerato che già l’anno scorso lo streaming televisivo del calcio era andato incontro a non pochi problemi di accessibilità e qualità delle trasmissioni proprio a causa dell’intasamento della Rete.

Quindi, in base all’Atto di indirizzo, Dazn e gli operatori di rete alternativi a Tim “devono definire prima dell’avvio della prossima stagione calcistica (22 agosto 2021) le modalità operative di distribuzione del traffico all’interno delle proprie reti e di gestione di eventuali malfunzionamenti utilizzando soluzioni tecniche basate sulle cosiddette CDN “Edge” (Content Delivery Network), che consentono di minimizzare il ritardo nella fruizione dei contenuti richiesti preservandone la qualità”.

Ed ancora, Dazn sarà chiamata a fornire agli operatori con copertura broadband nazionale dell’ordine del 15% (Fastweb, Vodafone, WindTre) apparati di memorizzazione e trasmissione da integrare nelle proprie reti di trasporto, in numero e distribuzione geografica adeguati a gestire una quota sufficiente del traffico complessivo del servizio. Nel caso di operatori con quote di mercato inferiori (es. Tiscali, Eolo, etc.), il numero degli apparati verrà ridotto in misura proporzionale. Inoltre, per evitare comunque il rischio di disservizi, “Dazn dovrà collaborare con gli operatori di rete alla realizzazione di soluzioni tecniche alternative, anche a livello di protocolli di trasporto, che consentano la trasmissione su Internet dei contenuti richiesti verso i destinatari del servizio”.

L’Atto di indirizzo contiene anche un esplicito avvertimento, visto che l’Autorità si riserva di intervenire anche in via d’urgenza, ricorrendone i presupposti, a tutela degli utenti e del mercato. “Il provvedimento – ha affermato il presidente di AGCOM, Giacomo Lasorella – è importante per più aspetti. Il primo è quello di garantire a tutti i cittadini una rete affidabile e veloce anche in presenza di eventi mediatici importanti. Così facendo,tuteliamo anche gli abbonati di Dazn e, nello stesso tempo, affermiamo il principio che le piattaforme non possono sottrarsi agli impegni derivanti dalla tenuta complessiva del sistema”.