Il Superbonus verso una proroga al 2023

27 Settembre 2021 Angela


È trascorso poco più di un anno da quando il Superbonus è entrato in vigore ma le chiacchiere relative ad una sua proroga sono già diventate un tormentone. Anche perché quella di cui si parla adesso è una possibile seconda estensione temporale della misura dopo che è stata già approvata una prima proroga al 2022. Correttivi resi necessari dalla natura stessa dell’agevolazione edilizia per il cui beneficio è necessario molto tempo fra espletamento delle procedure burocratiche ed esecuzione dei lavori.

Dunque, adesso si discute di un’estensione del Superbonus al 2023, ma prima di occuparcene è ben fare il punto sullo stato dell’arte del provvedimento. In base  alla legislazione vigente l’agevolazione è destinata a cessare il 31 dicembre 2022, data entro la quale i condomini dovranno portare a compimento i lavori in detrazione mentre per le unità abitative unifamiliari collocate negli edifici esiste un ulteriore vincolo temporale, ovvero il completamento di almeno il 60% dei lavori entro la fine di giugno dell’anno prossimo.

Si tratta di scadenze molto più vicine di quanto possa apparire e che già adesso mettono in una “zona di rischio” i privati interessati al Superbonus. Infatti occorre mettere nel conto, come detto, mesi di attesa per completare il complesso iter documentale e autorizzativo che precede obbligatoriamente l’avvio dei lavori veri e propri. Un lasso di tempo fra l’altro assai difficile da quantificare perché legato all’efficienza dei diversi uffici comunali (e non solo) coinvolti dalle richieste.

Tutto ciò considerato, nelle stanze del governo si sta valutando una nuova estensione dei termini. A favorire una decisione in tal senso c’è anche il primo sblocco di fondi da parte dell’Unione europea dopo il via libera ai progetti contenuti nel PNNR italiano (acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’ipotesi più logica, ma proprio per questo da guardare con italico sospetto, è quella dell’inserimento della proroga nella legge di Bilancio, provvedimento che andrà approvato entro il prossimo 31 dicembre. 

Se invece, per una qualsiasi ragione, non si riuscirà a procedere entro l’anno, allora la successiva finestra legislativa collocata nel 2022 potrebbe essere quella del cosiddetto decreto “Milleproroghe”, nome quanto mai appropriato, la cui approvazione avviene solitamente alla fine di febbraio. Va detto che al momento non filtrano ulteriori particolari relativi alle modalità dell’estensione dei termini. Ad esempio, bisognerà vedere se sarà confermata la citata distinzione temporale fra condomini e unità abitative unifamiliari collocate negli edifici.

Un altro elemento che gioca a favore di una nuova proroga sta nel successo crescente riscosso dal Superbonus, come testimoniato dai dati più recenti diffusi da ENEA. In particolare, al 31 agosto scorso il totale degli investimenti che sono stati ammessi a detrazione in base all’agevolazione edilizia ha raggiunto i 5 miliardi e 685 milioni di euro, mentre ragionando in termini di lavori già ultimati (il 68,8%) , il totale degli investimenti ammessi a detrazione risulta pari a 3 miliardi e 910 milioni di euro. Infine, per quanto attiene il numero di asseverazioni presentate, il totale nazionale è di 37.128 con la quota maggiore di richieste che riguarda gli edifici unifamiliari, sebbene il corrispettivo economico prevalente spetta invece ai condomini.