Lavoro in Italia: cresce l’occupazione tra innovazione e digitale

Cresce infatti su tutto il territorio la richiesta di esperti del mondo Ict: nel terzo trimestre 2020 arrivano a oltre 19mila, 2mila in più rispetto al periodo precedente. Cosi ha dichiarato l’Osservatorio Competenze Digitali in occasione della web conference “L’impatto della pandemia sulle professioni Ict: come sta reagendo il settore del digitale”.

Importanti i segnali di ripresa: i primi 9 mesi del 2020 hanno chiuso a -26% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma tra luglio e settembre si è registrato un aumento del 13% sul trimestre precedente.

La pandemia ha impresso una forte accelerazione al bisogno di trasformazione digitale, ma ha rallentato la capacità del settore Ict e degli altri settori di occupare professionalità e competenze digitali essenziali per lo sviluppo – ha commentato Marco Gay, presidente Anitec-Assinform -. È importante, in chiave di rilancio, rafforzare non solo gli strumenti di sostegno alla domanda di servizi e prodotti Ict e alle stesse imprese Ict, ma anche aumentare i percorsi educativi e formativi Ict, guardando alle competenze digitali come leva strategica di cambiamento. La ripresa della domanda di profili digitali deve rappresentare la spinta ad agire concretamente in questa direzione.

Tra le figure più richieste si trovano Solution Designer, Cloud Specialist e Quality Assurance Manager e Digital Transformation Manager e l’offerta appare più marcata nelle aree Design, Business, Emerging e Support, con crescita trimestrali dal 22 al 31%.
Nelle aree Process Improvement e Development grandi le richieste di figure quali Digital Transformation Manager (+114%) e Scrum Master (+68).

Ancora importante è il gap tra Nord, Centro e Sud del Paese nella ricerca di figure professionali Ict: il Nord-Ovest in testa con una quota pari a circa il 43% delle nuove ricerche di figure Ict, con la Lombardia in pole position con il 34% circa delle richieste. Segue il Nord-Est con il 29%, con Veneto ed Emilia-Romagna al 15% e al 10% circa. Il Centro al 19%, mentre il Sud e le Isole al 9,4%, con la Campania a guidare (3,5%).

Le soft skills si fanno strada per il 37,8%, e cresce la domanda di nuovi profili tecnici, in particolare legati alle tecnologie dei big data, dell’intelligenza artificiale, dell’IoT, della robotica, del cloud-computing e blockchain.
In aumento la domanda di professioni Ict che facilitano la progettazione e realizzazione di soluzioni per l’interazione in rete dei più diversi soggetti e cresce l’attenzione alle professioni emergenti, focalizzate all’incremento di conoscenza dei fenomeni e all’innovazione di prodotti e servizi.