Siemens inaugura la sua nuova Casa (smart) a Milano

23 Marzo 2018 Smart Building Italia


Quale miglior testimonial della propria capacità di innovazione se non se stessi? Probabilmente, questo è lo spirito dell’importante investimento effettuato da Siemens Italia: la nuova sede inaugurata ieri, 22 marzo, «espressione concreta di un modo più attuale di lavorare e di un’organizzazione agile che traguarda la trasformazione digitale», recita il comunicato dell’azienda.

Un nuovo edificio simbolo di innovazione e sostenibilità, realizzato a Milano nel quartiere Adriano (nel nord est della città) per un investimento totale di circa 40 milioni di euro.

«Il nostro nuovo quartier generale riassume la nostra filosofia di comunità del futuro, fatta di lavoro, ma anche di condivisione, integrazione, scambio reciproco e tutela ambientale», ha commentato Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia.

Progettato dallo studio di architettura Barreca e La Varra, l’edificio, che si ispira ai princìpi dello smart working, filosofia che Siemens ha abbracciato in Italia fin dal 2011, è un vero e proprio smart building: rappresentazione tangibile (su grande scala) del livello tecnologico raggiunto dall’azienda in termini di automazione, efficienza, sostenibilità.

È un green building in classe A dotato di una piattaforma che gestisce, monitora e supervisiona, integrandoli, tutti i sistemi: impianti di termoregolazione HVAC, elettrici, illuminazione, rilevazione incendio con circa 1.500 i rivelatori installati e sicurezza con quasi 150 sensori antintrusione.

Ancora: è dotato del sistema d’automazione Desigo Room Automation che controlla e regola temperatura, umidità, qualità dell’aria, intensità luminosa, con l’obiettivo di raggiungere i massimi livelli di comfort climatico e visivo e di risparmio energetico. C’è il controllo della luminosità con oltre 400 rilevatori di presenza. E c’è, infine, Siemens Navigator, la piattaforma di monitoraggio e reportistica dei dati energetici che monitora la performance, misurandone il consumo, l’approvvigionamento energetico e gli indicatori di sostenibilità.

«Concepito e sviluppato per essere una smart grid all’avanguardia secondo il paradigma dell’Internet of Things, il quartier generale si candida ad essere una energy community sostenibile che massimizza l’autoconsumo grazie ad una gestione bilanciata ed accurata dei carichi elettrici e della produzione programmabile», spiega ancora il comunicato di Siemens.

Smart grid significa che il bisogno elettrico sarà soddisfatto, oltre che dalla connessione alla rete nazionale, da due impianti fotovoltaici per circa 900 kWp. La produzione elettrica sarà inoltre garantita da un impianto di trigenerazione (trasformazione dell’energia termica in energia frigorifera) e da un sistema di accumulo elettrochimico da 135 kWh – 270 kW.