Telco e obiettivo Net Zero: cresce l’impegno ma non basta
Il settore delle telecomunicazioni mobili, spina dorsale della nostra società digitale, è sotto i riflettori non solo per la sua incessante innovazione tecnologica, ma anche per il suo impatto ambientale. Negli ultimi anni, gli operatori telco hanno intrapreso un percorso significativo verso la sostenibilità, adottando strategie e investimenti volti a ridurre la propria impronta ecologica. Tuttavia, l’obiettivo ambizioso del Net Zero, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra, richiede uno sforzo ben maggiore e un approccio più globale, che vada oltre le pur lodevoli iniziative individuali.
Le compagnie di telecomunicazioni mobili si stanno indubbiamente muovendo in una direzione più “green”. Questo impegno si manifesta attraverso diverse iniziative: l’adozione di fonti di energia rinnovabile per alimentare le stazioni base e i data center, l’implementazione di soluzioni di efficienza energetica nelle proprie infrastrutture, e l’ottimizzazione delle reti per ridurre il consumo complessivo di energia. L’introduzione e la diffusione delle reti 5G, se da un lato rappresentano un salto quantico in termini di prestazioni e connettività (ogni stazione base 5G può supportare 500 volte più connessioni simultanee rispetto all’equivalente 4G), dall’altro comportano una maggiore complessità e un aumento del carico di dati da gestire, con inevitabili implicazioni sul consumo energetico complessivo.
Il rapido sviluppo tecnologico, l’incremento esponenziale dei dispositivi intelligenti e l’esplosione dei dati da elaborare pongono le telco di fronte a una sfida energetica continua. Le aziende del settore sono chiamate a elaborare carichi di lavoro enormi e in costante aumento a velocità elevate, alimentando al contempo l’introduzione di intelligenza artificiale (AI) e automazione. Se da un lato l’AI e l’automazione possono contribuire a ottimizzare i processi e ridurre i costi operativi complessivi, dall’altro richiedono un’infrastruttura robusta e un consumo energetico non trascurabile per il loro funzionamento. Senza una gestione unificata e affidabile dei dati, le telco non possono scalare l’AI, e senza l’AI rischiano di rimanere indietro in un mercato sempre più maturo e competitivo.
Net Zero: la sfida
Nonostante gli sforzi intrapresi, il cammino verso l’obiettivo Net Zero è ancora lungo e irto di ostacoli per il settore telco. Le emissioni generate dall’infrastruttura di rete, in particolare, rimangono un punto critico. Per raggiungere la neutralità carbonica, non basta semplicemente “essere più green”; è necessario un “sforzo globale” e un’accelerazione significativa degli investimenti e delle strategie.
La transizione verso il Net Zero non è solo una questione ambientale, ma anche economica e strategica. Le aziende che sapranno integrare la sostenibilità nel loro core business saranno quelle più resilienti e competitive nel lungo termine. Questo implica un’attenzione non solo alla riduzione delle proprie emissioni dirette (Scope 1 e 2), ma anche a quelle indirette lungo la catena del valore (Scope 3), coinvolgendo fornitori, partner e clienti in un ecosistema virtuoso.
Strumenti
Per colmare il divario tra l’attuale impegno e l’obiettivo Net Zero, il settore delle telecomunicazioni mobili deve adottare un approccio più olistico e ambizioso, che includa:
- Massimizzazione dell’efficienza energetica: continuare a investire in tecnologie all’avanguardia per l’efficienza energetica delle stazioni base, dei data center e delle reti di trasmissione. Ciò include l’ottimizzazione del raffreddamento, l’uso di hardware più efficiente e l’implementazione di soluzioni software per la gestione intelligente dell’energia.
- Aumento delle fonti rinnovabili: accelerare l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili certificate, sia attraverso contratti di acquisto diretto (PPA – Power Purchase Agreement) che tramite investimenti in impianti di produzione propri.
- Economia circolare: adottare pratiche di economia circolare per la gestione dei dispositivi e delle infrastrutture, riducendo la produzione di rifiuti elettronici, incentivando il riuso, la riparazione e il riciclo dei componenti.
- Collaborazione: promuovere la collaborazione tra operatori, fornitori di tecnologia, istituzioni e organismi di regolamentazione per definire standard comuni, condividere le migliori pratiche e sviluppare soluzioni innovative.
- Innovazione: sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali a basso impatto ambientale, così come soluzioni digitali (AI, IoT) che possano contribuire a una maggiore efficienza energetica non solo nel settore telco, ma in altri settori economici.
- Misurazione: implementare sistemi robusti per la misurazione, il monitoraggio e il reporting delle emissioni, garantendo trasparenza e accountability sugli obiettivi e sui progressi raggiunti. Molti operatori già aderiscono a iniziative internazionali come l’UN Global Compact e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, ma la sfida è tradurre questi impegni in azioni concrete e misurabili.
Il percorso verso il Net Zero per le telco mobili non è solo un imperativo ambientale, ma anche un’opportunità strategica. Le aziende che sapranno guidare questa transizione con determinazione non solo contribuiranno a un futuro più sostenibile, ma rafforzeranno la propria leadership, la reputazione e la resilienza in un mercato in continua evoluzione. Serve uno sforzo sinergico e una visione a lungo termine per trasformare le sfide attuali in opportunità di crescita e innovazione, proiettando il settore telco verso un’era di vera sostenibilità.