SVE: da gennaio la crescita è controcorrente

16 Ottobre 2025 Ilaria Rebecchi


In un contesto economico ancora incerto, in cui l’instabilità delle materie prime e le pressioni sui costi continuano a gravare su numerosi settori, il comparto del materiale elettrico mostra segnali di vivacità sorprendenti. Il dato più significativo emerge dal confronto tra i primi nove mesi del 2025 e lo stesso periodo del 2024: un aumento del fatturato pari a +2,77 %, che conferma la robustezza del settore anche in una fase di trasformazione.

Dietro questo risultato ci sono dinamiche ben precise: in primo luogo, un riallineamento dei prezzi che ha permesso di preservare margini, pur restando competitivi. In secondo luogo, la transizione verso modelli di business sempre più orientati al valore, alla specializzazione e alla differenziazione di offerta. È evidente che le imprese capaci di evolversi—abbandonando la mera competizione al ribasso—stiano raccogliendo i frutti del cambiamento.

Settembre in particolare è stato un mese “motore” di questo avanzamento. Con oscillazioni più forti rispetto alla media dei mesi precedenti, ha concorso in modo decisivo al risultato positivo del “progressivo” annuale. Questo fenomeno suggerisce che non basta solo “resistere” in periodi più stabili, ma che è proprio nelle fasi di accelerazione che si costruisce il vantaggio competitivo.

Ma le sfide restano e sono molteplici

Sul piano operativo, la supply chain continua a mostrare fragilità, con costi logistici elevati, difficoltà nei rifornimenti e oscillazioni valutative che impattano sui prezzi di acquisto. Sul fronte della domanda, il rischio è che l’inflazione e i vincoli di spesa delle imprese clienti possano frenare investimenti in efficienza elettrica e rinnovamento tecnologico.

In questo scenario, la risposta più efficace è costruita sulla solidità delle strategie: coltivare relazioni stabili lungo tutta la filiera, puntare su prodotti a più alto contenuto tecnico, valorizzare la consulenza come leva competitiva, mettere a fattor comune competenze e innovazione. Le imprese che sapranno fare squadra, guardare oltre la logica del prezzo e scommettere su servizi differenzianti potranno trovare nuove leve di crescita.

Se, fino a qualche anno fa, la componente “merce” era il baricentro del business, oggi gli elementi intangibili – assistenza, formazione, integrazione di sistema — assumono un peso crescente. Il mercato non premia solo chi vende, ma chi accompagna. E questo cambiamento culturale è parte essenziale della “nuova normalità” nel comparto elettrico.

In definitiva, il dato +2,77 % conferma che la “resilienza” non è più un obiettivo da conseguire, ma una condizione da gestire proattivamente. Settembre ha dimostrato che è possibile farlo con slancio, ma il merito va alle imprese che hanno anticipato il cambiamento, impostando scelte concrete e coerenti con il contesto. Per chi vorrà cavalcare la ripresa, il tempo delle riflessioni è finito: serve decidere, agire e collaborare.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.