Edifici e città completamente elettriche: esempi, norme e opportunità della nuova sfida energetica
L’elettrificazione dell’edilizia non è più un’idea futuristica, ma una pratica concreta che avanza rapidamente, spinta dalla necessità di decarbonizzare energia, attività e mobilità.
“100% elettrico”
Un edificio completamente elettrico è quello che abbandona del tutto l’uso diretto di combustibili fossili — gas, gasolio, GPL — per adottare soluzioni che fanno uso esclusivo di energia elettrica, preferibilmente prodotta da fonti rinnovabili. Ciò include pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento, ventilazione meccanica, impianti fotovoltaici, sistemi di automazione e controllo, e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
I vantaggi sono molteplici: riduzione delle emissioni di CO₂, maggiore efficienza energetica, minori costi operativi nel lungo termine. Inoltre, l’elettrificazione apre la strada a integrazioni tecnologiche come le smart grid, sistemi di accumulo, che insieme aumentano l’autonomia, riducono il ricorso ai fossili e migliorano il comfort degli ambienti.
CASE STUDY
New York (USA) — Lo Stato di New York ha approvato l’All Electric Buildings Act, norma che dal 31 dicembre 2025 obbligherà le nuove costruzioni (almeno quelle fino a sette piani) a non usare combustibili fossili. {*} Per gli edifici più grandi l’entrata in vigore è prevista più avanti. La legge prevede che vengano installate pompe di calore al posto delle caldaie tradizionali a gas e limita fortemente gli impianti alimentati da combustibili fossili. I costruttori statali, tuttavia, hanno manifestato timori legati ai costi aggiuntivi e a potenziali ritardi nei progetti edilizi.
Normativa UE: la direttiva EPBD e la “Direttiva Case Green”
Il quadro legislativo europeo sta giocando un ruolo centrale nel supporto all’elettrificazione. L’EPBD, nota anche come “direttiva Case Green”, punta a ridurre drasticamente la dipendenza dagli impianti a combustibili fossili negli edifici, stimolando l’installazione di pompe di calore, fotovoltaico, infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, e ogni tecnologia che consenta di consumare elettricità in modo sostenibile.
Tra le raccomandazioni, la direttiva suggerisce che i nuovi edifici siano progettati fin dall’inizio per essere “predisposti per il solare”: orientamento, struttura del tetto, installazioni che permettano impianti solari senza dover affrontare retrofit costosi. Gli Stati membri sono chiamati a recepire queste norme nei propri piani nazionali di ristrutturazione edilizia, prevedendo incentivi, sgravi fiscali e semplificazioni nelle autorizzazioni.
L’elettrificazione dell’edilizia si conferma un passaggio centrale nella transizione energetica. La normativa europea con l’EPBD fornisce un quadro di riferimento chiaro, ma resta cruciale anche l’azione a livello nazionale e locale: incentivi, leggi, semplificazioni e investimenti sono gli strumenti per far sì che l’idea diventi prassi diffusa.
In Italia, come altrove, la sfida è trasformare le potenzialità in progetti concreti, garantendo che l’elettrificazione non resti un obiettivo astratto, ma diventi una realtà accessibile, efficiente, sostenibile per tutti.





