Greenvolt Next Italia pensare l’energia in modo diverso

10 Luglio 2025 La redazione


Il Power Purchase Agreement sta cambiando la cultura energetica delle imprese italiane

In un paese come l’Italia, dove “avere qualcosa di proprio” è spesso visto come garanzia di sicurezza, il concetto di non possedere un impianto fotovoltaico può sembrare controintuitivo. Eppure, è proprio da qui che parte una delle trasformazioni più interessanti nella gestione dell’energia per le imprese. Il Power Purchase Agreement (PPA) è un modello in cui un fornitore – come Greenvolt Next Italia – si occupa di progettare, realizzare e finanziare un impianto fotovoltaico direttamente sul sito dell’azienda cliente.

L’impresa non compra l’impianto, ma solo l’energia che produce, a un prezzo fisso e concordato, per un periodo che può andare da 5 a 20 anni. Nessun investimento iniziale, nessuna gestione operativa: solo energia pulita a condizioni stabili. Un caso studio simulato, sviluppato da Greenvolt Next Italia, nata dal rebranding di Solarelit, aiuta a capire meglio.

Una PMI manifatturiera del Nord Italia, senza spazio utile in copertura e con capitale già destinato ad altre attività produttive, decide di installare un impianto a terra da 555 Il Power Purchase Agreement sta cambiando la cultura energetica delle imprese italiane kWp su un terreno di proprietà. Con un autoconsumo stimato del 71%, l’azienda risparmierebbe circa 55.000 euro l’anno e ridurrebbe del 45% il prelievo dalla rete. Inoltre, aderendo a una Comunità Energetica Rinnovabile, l’energia non utilizzata localmente genererebbe ulteriori incentivi, per circa 26.000 euro annui. Il vantaggio non è solo economico.

Questo approccio aiuta le aziende a pianificare il futuro in modo più sostenibile, riducendo la dipendenza dal mercato energetico e migliorando il proprio impatto ambientale.

A fine contratto, inoltre, il cliente acquisisce la piena proprietà dell’impianto, che resterà operativo per altri 10 o 15 anni, garantendo ulteriori benefici economici e ambientali. Ma, soprattutto, apre la strada a una riflessione: forse oggi il valore può essere creato in modi nuovi, anche al di là della proprietà. Come già avviene in molti altri ambiti – dal software all’automotive – e in altri Paesi, anche l’energia può essere vista quindi come un servizio, non come un bene. Una risorsa da usare con intelligenza, più che da possedere.

 

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