Investimenti per l’efficienza energetica degli edifici: servono circa 300 miliardi di euro entro il 2030

23 Ottobre 2025 Ilaria Rebecchi


Gli investimenti in efficienza energetica in Italia stanno rallentando, soprattutto nel residenziale, per via delle modifiche al Superbonus.
Per centrare gli obiettivi UE 2030 servono circa 300 miliardi di euro, da destinare in prima linea al settore residenziale, ma senza dimenticare il settore terziario e l’industriale. In tal senso, il contesto normativo italiano viene oggi percepito come troppo frammentato e poco stabile: servono incentivi strutturali, continui e ben coordinati.
Misure comportamentali e organizzative e abitudini d’uso e gestione intelligente possono portare di conseguenza a risparmi significative.

Secondo l’Energy Efficiency Report 2025 elaborato dalla School of Management del Politecnico di Milano, l’Italia sta registrando una performance positiva nella transizione energetica degli edifici, ma la traiettoria attuale è insufficiente rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea.

Nel 2024 si è osservato un rallentamento degli investimenti, in particolare nel settore residenziale, a causa delle modifiche normative al Superbonus. Al contrario, condividono una stabilità apparente i settori industriale e terziario. Il rapporto stima che, per centrare i target europei al 2030, saranno necessari circa 308 miliardi di euro di investimenti totali sul territorio nazionale.

L’ITALIA

Attualmente l’Italia si trova al quinto posto in Europa per efficienza energetica, con un Energy Intensity Index migliore del 16% rispetto alla media UE e un consumo residenziale pro capite inferiore dell’8% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, rispetto al 2022 è stata penalizzata da un lento miglioramento, mentre paesi come Germania, Francia e Spagna hanno recuperato terreno.

IL TREND

Nel 2024 gli investimenti in efficienza energetica ammontano tra i 58 e i 66 miliardi di euro, in calo rispetto ai 75‑85 miliardi del 2023, con oltre la metà destinata al residenziale, nonostante il rallentamento del Superbonus.
Lo scenario più ambizioso prevede una riduzione dei consumi finali a 93 Mtep entro il 2030 — un obiettivo difficile da raggiungere con le sole misure attuali — e richiede investimenti fino a 308 miliardi di euro.

LE PREVISIONI

Federico Frattini, vicedirettore di Energy&Strategy e direttore scientifico del report, afferma che tra il 2024 e il 2030 gli investimenti cumulati dovranno superare i 240 miliardi per raggiungere i traguardi del PNIEC e dell’UE, con il settore residenziale in prima fila.
Un anno fa, il team stimava in 180 miliardi il costo necessario per conformarsi alla Direttiva UE “Case Green”, pari alla somma dei fondi investiti tra 2021 e 2023 tramite Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa. Questi investimenti dovrebbero però essere distribuiti su un numero molto più alto di edifici per essere efficaci.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.