Perché tra transizione digitale e sostenibile le PMI viaggiano a rilento?
I risultati della ricerca dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano sul tema di digitale e sostenibilità manifestano l’importanza dello spazio della responsabilità e dell’innovazione.
Nel dettaglio, in un recente convegno, Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, ha delineato come sia giunto il tempo di affrontare queste tematiche con una motivazione forte e un approccio pragmatico.
Data e assodata la sostenibilità come necessaria per difendere il mondo dai rischi dovuti ai cambiamenti climatici, si rivela come questa sfida sia importante anche per consentire alle imprese lo sviluppo di nuove forme di sviluppo.
Per Perego andrebbe inoltre definita come sostenibile anche in tema di gestione delle risorse tra riduzione dei consumi ed eliminazione degli sprechi, ma anche nell’ottica di una vera e propria trasformazione di processo e prodotto, oltre che di attitudine.
La trasformazione digitale, se ben diretta a livello di governi, “può rappresentare un fondamentale acceleratore per il raggiungimento dei target di sostenibilità, ma è necessario evitare che diventi rischiosa nell’equilibrio tra crescita economica, benessere sociale e tutela ambientale. È necessario operare affinché il digitale sia utilizzato al meglio per affrontare le sfide della sostenibilità e occorre che gli obiettivi stessi di sostenibilità siano integrati a livello di progettazione e di utilizzo responsabile nelle tecnologie digitali”.
Inoltre, nell’integrazione tra digitale e sostenibilità va considerato, ad esempio, il numero e l’importanza delle iniziative nazionali e internazionali in progetti e processi volti proprio alla sostenibilità e al digitale anche con il diretto coinvolgimento delle imprese.
Il ruolo dell’UE
L’Europa assume il ruolo di riferimento importante che, negli ultimi due decenni, ha mostrato il suo attivismo con differenti iniziative sui temi di sostenibilità ed innovazione digitale.
La ricerca dell’Osservatorio ne ha considerate 92 evidenziando la marcata vocazione normativa dell’Italia: 54 iniziative sono di tipo legislativo, 38 riguardano piani di sviluppo strategico.
In tal senso, la Governance risulta più che mai essenziale nell’ottica della trasparenza aziendale, della gestione dei dati e della sicurezza sul piano delle tecnologie.
La Direttrice dell’Osservatorio Digital & Sustainable, Giorgia Dragoni, ha osservato l’attenzione della Commissione europea orientata a incidere sul ruolo che la sostenibilità, sociale e di governance, può svolgere nel processo di trasformazione digitale oltre che sul ruolo del digitale al servizio di una trasformazione sostenibile.
Tra le 53 iniziative, solo nel 13% dei casi il digitale è considerato di centrale importanza. Per le 39 iniziative dedicate al digitale, il 90% di queste affrontano la sostenibilità esprimendo una forte attenzione alle tematiche sociali e di governance.
Un ampio 84% di imprese investe nell’innovazione digitale e nella sostenibilità si rivela attendo al rapporto alla base delle transizioni gemelle focalizzandosi su buone pratiche utili a sfruttare al meglio i vantaggi dell’integrazione tra sostenibilità e digitale.
PMI e sostenibilità: un rapporto ancora difficile
Il motivo è da rintracciare nei costi e nella carenza di risorse adeguate. La quota di aziende che sfrutta il digitale per la sostenibilità arriva a un 3% mentre si ferma al 6% la quota di imprese che guida lo sviluppo digitale secondo le linee guida dello sviluppo sostenibile.