Veneto: avanguardia nelle energie rinnovabili, ma sfide persistenti nel consumo di suolo
Il Veneto si conferma tra le regioni italiane più dinamiche nella transizione energetica e climatica, secondo i dati del CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns), il primo database nazionale sviluppato da Italy for Climate in collaborazione con ISPRA. Questo strumento monitora 26 indicatori suddivisi in otto aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.
Eccellenza nelle Energie Rinnovabili e Comunità Energetiche
Nel 2024, il Veneto si è posizionato al secondo posto a livello nazionale per l’installazione di nuova capacità rinnovabile per chilometro quadrato, con un valore quasi doppio rispetto alla media italiana. La regione ha attivato 31 comunità energetiche rinnovabili, seconda solo al Trentino-Alto Adige, dimostrando un forte impegno verso la transizione energetica.
Performance Positive nel Settore Edilizio e Industriale
Il settore edilizio veneto mostra una buona efficienza energetica, con un consumo medio di 203 kWh/mq, migliore della media nazionale. Inoltre, il 14% degli edifici è classificato in classe A, superiore alla media italiana dell’11%. Il settore industriale ha ridotto del 6% le emissioni per unità di valore aggiunto, evidenziando un miglioramento nell’efficienza produttiva.
Criticità nel Consumo di Suolo e nel Settore Agricolo
Il Veneto presenta un elevato consumo di suolo, tra i più alti in Italia, rendendo la regione particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici. Nel 2023, sono stati registrati 341 eventi meteoclimatici estremi. Il settore agricolo mostra emissioni elevate, un alto numero di bovini allevati (circa 157 capi ogni 1000 abitanti), un uso intensivo di fertilizzanti e una bassa quota di agricoltura biologica (6%).
Analisi delle Otto Aree Tematiche del CIRO
- Emissioni: Le emissioni pro-capite di gas serra sono leggermente superiori alla media nazionale, ma considerando l’elevata industrializzazione della regione, il dato non è allarmante. Gli assorbimenti naturali di CO₂ per superficie sono inferiori alla media.
- Energia: Il mix energetico è allineato con la media nazionale, con un 7% di consumi da carbone. I consumi energetici pro-capite sono tra i più alti in Italia, sebbene in lieve calo.
- Rinnovabili: Oltre alla già menzionata installazione di nuova capacità e alle comunità energetiche, la quota di rinnovabili sui consumi totali di energia è del 16%, leggermente inferiore alla media nazionale del 19%.
- Edifici: Buona efficienza energetica e alta percentuale di edifici in classe A. Tuttavia, i consumi pro-capite restano elevati, e la quota di consumi elettrici è relativamente bassa, in parte a causa del fabbisogno di riscaldamento.
- Trasporti: Il 5% delle immatricolazioni nel 2023 riguarda auto elettriche, tra i valori più alti in Italia. Buona media di passeggeri nel trasporto pubblico locale e tasso di motorizzazione inferiore alla media nazionale. Tuttavia, le emissioni pro-capite da trasporti sono superiori alla media.
- Industria: Performance positiva, con una significativa elettrificazione dei consumi e una riduzione delle emissioni per unità di valore aggiunto.
- Agricoltura: Elevate emissioni, alto numero di bovini allevati, uso intensivo di fertilizzanti e bassa quota di agricoltura biologica.
- Vulnerabilità: Elevato consumo di suolo e frequenti eventi meteoclimatici estremi. Le perdite della rete idrica sono in linea con la media nazionale, così come la quota di popolazione esposta a rischio alluvione.
Il Veneto mostra un forte impegno nella transizione energetica, con eccellenze nelle energie rinnovabili e nelle comunità energetiche. Tuttavia, persistono criticità nel consumo di suolo e nel settore agricolo. Il monitoraggio continuo attraverso strumenti come il CIRO è fondamentale per guidare le politiche regionali verso una maggiore sostenibilità e resilienza climatica.
Per ulteriori informazioni: https://italyforclimate.org/ciro-database-regioni-clima/