Udine: rigenerazione urbana tra caserme e palazzi storici
Un primo portafoglio di sei immobili: questa la partenza del piano di riconversione delle caserme e dei grandi compendi militari inutilizzati grazie a progetti di rigenerazione urbana sostenibili e volti anche a rivitalizzare il centro storico di Udine grazie al restauro dei beni storico-artistici.
Le ex caserme della Guerra fredda e i palazzi storici del centro città sono le tipologie di beni pubblici che l’Agenzia del Demanio ha incluso nel Piano città di Udine, firmato dalla direttrice dell’Agenzia, Alessandra dal Verme, con il sindaco Alberto Felice De Toni e l’assessore al Patrimonio della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Obiettivo del Demanio è valorizzare questi immobili con precise progettualità:
. Ex Caserma Reginato, alloggio del Prefetto.
Si tratta di un complesso situato nel centro storico della città in un contesto ricco di residenze e attività commerciali. La ex Caserma Reginato è stata ristrutturata dall’Agenzia del Demanio e destinata a nuova sede della Prefettura di Udine.
L’Agenzia ha affidato i lavori di ristrutturazione, di miglioramento sismico ed efficientamento energetico per un importo di 2,27 milioni di euro e attualmente sono in corso lavori per la realizzazione di tettoie fotovoltaiche per 200mila euro.
. Ex Caserma Savorgnan.
Articolata in un corpo centrale di impianto cinquecentesco con rifacimenti databili fino al secolo scorso e una serie di edifici secondari di epoca successiva che si sviluppano all’interno del muro perimetrale, l’ex caserma è in uso al Ministero della Cultura.
. Palazzo ex Colombatti-Belgrado-Ciconi.
In via della Prefettura, è una palazzina storica dei primi del Novecento e condivisa tra Stato e Regione. Gli spazi saranno destinati a uffici pubblici.
. Ex magazzino viveri e casermaggio.
Un complesso ad oggi inutilizzato nel quartiere Laipacco composto da13 fabbricati.
. Ex Caserma Cavarzerani.
Circa 150.000 mq in un contesto residenziale nella periferia est di Udine, per sei fabbricati dalla forma a C, dismesso dall’uso militare nel 2001 e parzialmente utilizzato dalla Prefettura.
. Archivio di Stato.
Di proprietà della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, costruito in stile razionalista nel 1955, conserva un ricco patrimonio documentario per oltre 15 km di scaffalature sulla storia della città. In questo caso è previsto un quadro di intervento di circa 33 milioni di euro.