E-Mobility in Italia: lo stato della rete di ricarica pubblica e privata
L’Italia si conferma tra i paesi europei più avanzati in termini di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Al 31 dicembre 2024, il nostro Paese contava 64.391 punti di ricarica pubblica, con un parco circolante di 282.902 auto elettriche registrate al 28 febbraio 2025. Questi numeri evidenziano una crescita costante della mobilità elettrica, supportata da investimenti e incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Lo stato della rete di ricarica pubblica
Durante il convegno “Rete di ricarica nel 2025: a che punto siamo”, organizzato da ANIE Confindustria e Motus-E sono stati analizzati i progressi dell’infrastruttura di ricarica pubblica in Italia.
Secondo i dati presentati da Francesco Naso, Segretario Generale di Motus-E, il numero dei punti di ricarica pubblici è cresciuto di 713 unità rispetto al 2023. La Lombardia guida la classifica con 12.926 punti, seguita dal Nord Italia con il 57% delle infrastrutture totali, mentre il Centro conta il 20% e il Sud il 23%. Sul fronte autostradale, sono 1.087 i punti di ricarica disponibili sulle autostrade italiane.
L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e di RSE SpA, che hanno discusso lo stato delle installazioni e l’utilizzo dei fondi PNRR per incentivare le infrastrutture di ricarica.
Impatto della Direttiva AFIR e le nuove tecnologie
La seconda parte del convegno ha approfondito il ruolo della Direttiva AFIR (Alternative Fuel Infrastructure Regulation) nell’evoluzione del settore, con particolare attenzione a:
- Produzione e installazione di infrastrutture di ricarica
- Megawatt Charging System, la nuova tecnologia per veicoli elettrici pesanti
- Integrazione delle infrastrutture di ricarica con impianti preesistenti come pensiline fotovoltaiche e sistemi di accumulo
- Nuove tecnologie di ricarica, tra cui Plug&Charge (che permette la ricarica senza bisogno di autenticazione manuale) e Vehicle-to-Grid (V2G), che consente di restituire energia alla rete
Tra i protagonisti del dibattito, esponenti di aziende leader del settore come Enel X, Ewiva, IONITY, ABB, Ingeteam e NIDEC ASI.
Secondo Omar Imberti, coordinatore del Gruppo E-Mobility, un dialogo aperto e basato su evidenze scientifiche è essenziale per garantire uno sviluppo sostenibile della mobilità elettrica, bilanciando sostenibilità ambientale, energetica e sociale.
Il ruolo della ricarica privata: opportunità e criticità
Oltre alla rete pubblica, cresce l’attenzione per le soluzioni di ricarica privata, un settore in forte espansione. Questo tema è stato affrontato il 7 marzo nel convegno “La ricarica privata delle auto elettriche: un’opportunità per aziende, condomini e attività commerciali”, organizzato sempre da ANIE Confindustria e Motus-E.
La ricarica privata è oggi la soluzione preferita dagli automobilisti, soprattutto per la sua convenienza e facilità d’uso. Le tipologie principali sono:
- Ricarica domestica: installazione di colonnine in garage o posti auto privati
- Ricarica condominiale: condivisione delle infrastrutture in contesti residenziali
- Ricarica aziendale: colonnine installate presso sedi aziendali per dipendenti e flotte
- Ricarica commerciale: installazione in supermercati, centri commerciali e parcheggi pubblici
Tuttavia, esistono ancora barriere normative e tecnologiche che ne rallentano la diffusione, come evidenziato da ANACI (Associazione Amministratori di Condominio), Confcommercio e Interparking.
Uno degli ostacoli principali riguarda la recente Direttiva AFIR, che impone standard specifici per l’installazione delle colonnine. La consultazione della Direttiva EPBD sulla performance energetica degli edifici ha inoltre messo in evidenza la necessità di adeguare le infrastrutture private alle normative europee.
Proposte per incentivare la ricarica privata
Durante la tavola rotonda con aziende come Scame, Silla, Daze, Wallbox e Volkswagen Group Charging (Elli), è emersa la necessità di adottare incentivi mirati piuttosto che imposizioni regolatorie. Alcune soluzioni proposte:
- Proroga della sperimentazione della Delibera 541 di ARERA, che regola le tariffe energetiche per la ricarica privata
- Introduzione del Controllore dell’Infrastruttura di Ricarica (CIR), per monitorare e ottimizzare i consumi
- Installazione di POD condominiali, per semplificare la gestione delle colonnine nei condomini
Secondo Omar Imberti, l’integrazione tra pubblico e privato sarà essenziale per accelerare la transizione verso la mobilità elettrica. ANIE Confindustria, attraverso il Gruppo E-Mobility, continuerà a promuovere il dialogo tra istituzioni e imprese per garantire uno sviluppo armonioso del settore.
Un mercato in crescita, tra innovazione e sfide
Federazione ANIE, che rappresenta oltre 1.100 aziende del settore elettrotecnico ed elettronico, con un fatturato aggregato di 102,7 miliardi di euro nel 2023, gioca un ruolo chiave nello sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
Con oltre 64.000 punti di ricarica pubblica e un’infrastruttura in continua espansione, il nostro Paese è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi europei. Tuttavia, sarà cruciale continuare a investire in tecnologie avanzate, semplificazione normativa e formazione delle competenze per rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti e contribuire concretamente alla decarbonizzazione del settore dei trasporti.