Il nuovo statuto dell’Associazione degli ingegneri dei paesi dell’area mediterranea
Gorizia, capitale della cultura, è stata teatro della firma del nuovo statuto dell’Associazione degli ingegneri dei paesi dell’area mediterranea
Lo scorso 19 settembre, presso il Teatro KC Bratuz di Gorizia e in occasione dell’apertura della mostra “Il fiume Isonzo e i suoi ponti” si è tenuto anche il convegno “Ponti dell’Isonzo, una riflessione sul progettare ponti oggi”, organizzato in concomitanza con l’Assemblea dei presidenti degli ordini degli Ingegneri.
In quei giorni, inoltre, Gorizia è stata la sede anche di un altro importante evento per gli ingegneri. È stato firmato, infatti, il nuovo statuto dell’Associazione degli ingegneri dei paesi dell’area mediterranea (EAMC). Portogallo, Italia, Slovenia, Grecia, Cipro, Libano, Palestina, Giordania, Egitto, Tunisia, più due organismi internazionali (ECCE – consiglio europeo degli ingegneri civili, e FAE – federazione degli ingegneri arabi) hanno siglato il documento. La firma è avvenuta al termine dell’assemblea generale dell’associazione, tenutasi nel contesto delle attività di Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025. A rappresentare il CNI il Consigliere Luca Scappini che ha detto: “Celebriamo oggi non solo la professionalità, la tecnica e l’innovazione, ma anche l’amicizia, la cooperazione e la fiducia internazionale. Questi valori sono il cuore di EAMC, che continua a essere un punto di riferimento unico per chi opera tra Europa, Asia e Africa. L’auspicio è quello di coinvolgere i paesi di cultura e storia del mediterraneo, fino a completare il periplo del Mare Nostrum, ed includere anche le nazioni limitrofe che vogliano partecipare a questo progetto”. Questo importante evento ha visto anche la presenza dell’ing.Nicola Monda, ideatore e primo segretario generale dell’Associazione, al quale va il ringraziamento del Consiglio Nazionale.
L’obiettivo ora è allargare la compagine sociale a tutti i paesi che sono bagnati dal Mediterraneo, con l’innovazione introdotta dal nuovo statuto della figura di “paese osservatore” destinata a quei paesi che non sono propriamente lambiti dal mare, ma che chiedono di entrare nelle attività di partenariato.
Formazione, scambi di esperienze, condivisione di buone pratiche segnano le principali attività che EAMC metterà in campo per il prossimo futuro, cercando di portare il contributo degli ingegneri alla realizzazione di un clima di pace contrapposto alle turbolenze che caratterizzano questi tempi.