Urbanistica e rigenerazione: accolta con favore la Legge 171, tra innovazione e urgenze tecniche
Le principali realtà professionali tecniche del Lazio – tra cui gli Ordini degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali – esprimono generale apprezzamento per l’approvazione della Legge regionale n. 171, ritenuta uno step significativo e importante nel target di una riforma strutturata e moderna dell’urbanistica regionale.
La norma si applica su molteplici aspetti: dalla rigenerazione urbana al riuso del patrimonio edilizio esistente, dall’efficientamento energetico alla sicurezza sismica, dall’edilizia in zona agricola fino alla semplificazione amministrativa.
Pur riconoscendo i progressi, i rappresentanti delle categorie professionali sottolineano l’importanza di ulteriori miglioramenti sul fronte burocratico e del coordinamento normativo.
In particolare, Antonio Scaglione, Presidente del Collegio dei Geometri di Roma, ha definito la legge come “un primo traguardo atteso da tempo che risponde alle tante istanze ed esigenze dei professionisti nonché provvedimento necessario e volto all’innovazione e al contempo alla tutela del territorio”.
A commento anche Giovanni De Baggis, Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Roma e Provincia, che ha espresso positivamente l’approvazione della legge, ponendo l’accento su alcune criticità ancora irrisolte:
“Fondamentale che il testo normativo ponga maggiore attenzione agli aspetti impiantistici, spesso trascurati tra pianificazione e progettazione. L’integrazione dei principi dell’efficienza energetica, della sicurezza tecnologica e dell’innovazione impiantistica deve essere strutturale e non lasciata alla discrezionalità dei singoli interventi. Auspichiamo che il recepimento del quadro normativo nazionale avvenga senza appesantimenti burocratici, con regole chiare e certe per i tecnici e per i cittadini. Occorre garantire l’applicazione piena dell’art. 135-bis del DPR 380/2001 relativo agli impianti multiservizio in fibra ottica per tutti i nuovi edifici, come misura indispensabile per la digitalizzazione dei territori e la loro competitività futura. L’adeguamento infrastrutturale non è più rinviabile”.
Gli Ordini professionali, dunque, puntano nel prossimo futuro ad un maggiore coinvolgimento delle professioni tecniche nella definizione delle politiche urbanistiche, sottolineando il ruolo strategico dei tecnici, che vivono quotidianamente le complessità dei territori e si fanno portavoce delle reali esigenze dei cittadini.
Fondamentale, infine, sarà accompagnare la nuova legge con momenti di confronto istituzionale, che coinvolgano attivamente tecnici, amministratori e cittadini, per garantire che i principi della norma trovino piena applicazione e traducano la visione normativa in soluzioni concrete ed efficaci.