EPBD4: Il governo ancora al palo

3 Novembre 2025 Luca Baldin


Il governo italiano continua a dimostrare scetticismo sul recepimento a maggio 2026 della EPBD4. È un dato che preoccupa e che è emerso ancora una volta il 21 ottobre al convegno “Idee per lo sviluppo ed il finanziamento di un’edilizia sostenibile, efficiente e accessibile a tutti”, promosso da Kyoto Club, Knauf Insulation Italia e Ecco, il think tank italiano per il clima.

L’allarme lanciato dagli organizzatori è che in mancanza di un’accelerazione evidente è concreto il rischio di non rispettare le scadenze. Un allarme che non trova sponda a livello governativo; durante il convegno, infatti, l’on. Massimo Milani (FdI), presente in rappresentanza del Governo, ha infatti ribadito le “forti perplessità” del centrodestra riguardo all’applicazione della EPBD4, pur dichiarando un generico appoggio alla strategia europea di decarbonizzazione. Punti focali del punto di vista del Governo sembrano essere la richiesta di un’applicazione più graduale e il fatto che essa venga sostenuta da debito comune europeo (ovvero con emissione di Euro Bond), ipotesi quest’ultima oggettivamente molto remota.

Le associazioni ambientaliste – Kyoto Club, Knauf Insulation ed Ecco – hanno invece sottolineato che la direttiva rappresenta un’occasione di rilancio economico e sociale, soprattutto contro la povertà energetica che in Italia colpisce circa 2 milioni di famiglie.

Nello specifico Francesco Ferrante (Kyoto Club) ha criticato l’assenza della direttiva nella legge delega europea, chiedendo un recepimento “ambizioso”, capace di ridurre sprechi e bollette e creare occupazione verde, mentre Simone Campoli (Knauf) ha invocato una strategia nazionale stabile con strumenti di finanziamento proporzionati all’impatto degli interventi, posizioni su cui si è ritrovata anche  Francesca Andreolli (Ecco) che ha proposto detrazioni fiscali stabili fino al 2030, incentivi legati ai risultati energetici, sostegni per famiglie vulnerabili e riduzioni IMU per immobili efficienti. Virginio Trivella (Rete Irene), infine, ha sollecitato il passaggio da misure episodiche a un processo strutturale e irreversibile di riqualificazione edilizia.

Il Convegno è soltanto l’ultimo segnale di un disinteresse del Governo che preoccupa molto, perché rischia di porre l’Italia ai margini di un processo di sviluppo legato alla transizione energetica europea. E l’argomento sarà all’ordine del giorno anche a Smart Building Expo, il prossimo 19 novembre, quando i rappresentanti dei principali stakeholder del settore e dei consumatori rinnoveranno al Governo l’appello a fare presto e a fare bene!

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.