Bonus domotica: la casa con l’agevolazione al 50%
Agevolazioni fiscali per chi realizza sistemi di Building Automation
La Building Automation godrà anche nel 2025 delle agevolazioni per Superbonus ed Ecobonus. I decisori nazionali hanno compreso il valore di supportare l’introduzione di sistemi avanzati di automazione e controllo nelle case degli italiani. Una soluzione efficace per un risparmio energetico concreto e duraturo.
Cosa sono i sistemi di Building Automation?
I sistemi di Building Automation (BA) sono tecnologie integrate per il controllo e la gestione automatizzata degli impianti di un edificio, con l’obiettivo di migliorare efficienza energetica, sicurezza, comfort e manutenzione. Questi sistemi automatizzano il funzionamento di dispositivi di illuminazione, climatizzazione, gestione energetica, sicurezza e accessi, automazione tende e serramenti, integrazione con IoT, smart devices e protocolli come KNX, BACnet, Modbus.
Quali dispositivi rientrano nelle agevolazioni 2025-2027?
Building Automation e domotica possono avvalersi del Superbonus e dell’Ecobonus, ma non tutti i dispositivi smart rientrano nelle detrazioni. L’agevolazione riguarda esclusivamente i dispositivi riconducibili alla “building automation” per gli impianti di climatizzazione degli ambienti e di generazione dell’acqua calda sanitaria (ACS). Parliamo di sistemi BACS (Building Automation Control Systems) progettati per gestire in modo intelligente il riscaldamento, la climatizzazione estiva e il controllo da remoto degli impianti, come stabilito dall’art. 11 dell’Allegato A del Decreto Efficienza Energetica (DECRETO 6 agosto 2020).
Per poter accedere alle detrazioni, i dispositivi installati devono consentire all’edificio di raggiungere almeno la classe B, secondo la norma EN 15232 (ora EN ISO 52120-1), asseverata in conformità alla norma UNI TS 11651.
Inoltre, i sistemi devono consentire:
- La visualizzazione dei consumi energetici attraverso canali multimediali con dati periodici;
- Il monitoraggio delle condizioni di funzionamento correnti e della temperatura di regolazione degli impianti;
- L’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Le spese ammesse in detrazione
Le spese agevolabili non si limitano alla semplice fornitura e installazione delle apparecchiature. Rientrano nel bonus anche:
- La fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche;
- Le opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione dei sistemi;
- Le prestazioni professionali per la documentazione tecnica e la direzione dei lavori.
Non sono ammesse detrazioni per dispositivi che permettono semplicemente l’interazione da remoto, come telefoni cellulari, tablet e personal computer.
Tempistiche di rientro dell’investimento
Ecco un dato fornito dal Politecnico di Milano ed Eucac.org e che parla da solo: il ROI (Return of Investment) medio di un impianto BACS si aggira attorno ai tre anni*, ma con l’agevolazione fiscale del 50% valida per tutto il 2025, un utente medio potrebbe iniziare a “guadagnare” dopo soli 18 mesi. Meno di due anni per iniziare a vedere i frutti dell’investimento, senza stravolgimenti strutturali dell’immobile.
L’Agenzia delle Entrate ha confermato che il cosiddetto “bonus domotica” sarà disponibile fino al 2027 anche se le percentuali di detrazione diminuiranno nel tempo e varieranno tra abitazione principale e secondo immobile. Per il 2025, il beneficio è del 50% per l’abitazione principale e del 36% per il secondo immobile. Dal 1° gennaio 2026, invece, la detrazione scenderà rispettivamente al 36% per le prime e al 30% per le seconde.
*Studio condotto dal Politecnico di Milano in collaborazione con eu.bac, intitolato “Building Automation and Control Systems Impact on EPC Classes in Europe”