Lisei (ANIE-CSI): “Aziende protagoniste degli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità”

9 Ottobre 2022 Ilaria Rebecchi


Intervista al Presidente dell’associazione sui grandi temi di attualità, tra opportunità, obiettivi e formazione professionale

Ilario Lisei, dallo scorso giugno neo Presidente di ANIE CSI, Associazione cardine di Federazione ANIE. Presidente, è chiamato alla guida dell’Associazione in uno scenario geopolitico turbolento, con ripercussioni sempre più importanti per le imprese.

I Soci di ANIE CSI come stanno affrontando questo periodo problematico e quali gli obiettivi dell’Associazione nel breve e medio periodo?

Prima di rispondere nel merito della domanda, vorrei ricordare che l’Associazione ANIE CSIComponenti e Sistemi per Impianti – all’interno di Federazione ANIE si compone dello storico Gruppo Materiale da Installazione, con aziende associate rappresentative di oltre l’80%  del mercato nazionale dei componenti per installazione elettrica, del Gruppo Smart Metering, del Gruppo Batterie e del Gruppo Pile, aziende tutte in prima linea e protagoniste della Transizione Digitale e Sostenibile in atto. Ho assunto la carica di Presidente di ANIE CSI consapevole delle tante opportunità che comunque si prospettano all’orizzonte, sebbene in un contesto storico difficile, oggi ancora più problematico a causa dei rincari delle commodities energetiche. Tralasciando il 2020, che si è caratterizzato per la sua eccezionalità, il 2021 ha visto la convinta ripresa per le imprese, con una crescita complessiva media nella nostra Associazione superiore al 15%, nonostante lo shortage dei componenti elettronici e i rincari sulle materie prime. Ovviamente il protrarsi della guerra Russia-Ucraina, costi energetici lievitati in maniera esponenziale e inflazione in aumento, rappresentano una preoccupazione crescente per le aziende del comparto. Di contro permane la consapevolezza che gli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità, confermati anche in pieno periodo Covid, sono traguardi da perseguire con ancora maggiore convinzione e, come detto, le aziende presenti in ANIE CSI sono protagoniste di questo percorso, mettendo a disposizione del mercato tecnologie e sistemi innovativi, funzionali alla maggiore efficienza energetica e sostenibilità ambientale. ANIE CSI si propone di accompagnare i propri Soci in questo percorso, lavorando per dare concretezza a queste opportunità.

Ha citato prospettive di sviluppo ormai ampiamente riconosciute da tutta l’industria e basate su efficienza energetica, sostenibilità ambientale, digitalizzazione. Ma su quali mercati ritiene siano maggiori le opportunità per le imprese del CSI?

Indubbiamente l’indirizzo della Commissione UE di predisporre piani concreti per ammodernare il patrimonio immobiliare europeo rappresenta una evidente opportunità di ripresa e di crescita. L’interesse sul mercato dell’Edificio è talmente trasversale a numerosi comparti, in primis il nostro, che non si può non puntare sull’ammodernamento del parco, oggi più che mai in chiave tecnologica, come le restrizioni dovute alla pandemia, la richiesta di connettività, e nuove esigenze emerse hanno ampiamente dimostrato. Ciononostante continuano ad essere privilegiate logiche di intervento tradizionali, ne è un esempio la prevalenza dell’efficientamento passivo sul fronte del miglioramento energetico degli immobili, mentre riscontriamo in maniera evidente una certa disattenzione del legislatore sull’importanza di definire una quadro legislativo e normativo di riferimento che spinga in maniera decisa verso il cosiddetto Edificio Digitale, con una infrastruttura impiantistica adeguata che è indispensabile per innalzare il livello di qualità delle nostre case, dei nostri edifici e in generale per poter corrispondere nuove necessità. Se pensiamo all’inarrestabile crescita delle rinnovabili, alla prospettiva delle comunità energetiche, alla transizione verso una mobilità sempre più sostenibile, condizione imprescindibile è un’impiantistica adeguata e le nostre imprese sono pronte. Ma allo stesso modo abbiamo anche eccellenze industriali sul fronte batterie e sistemi di storage, contatori e sistemi di smart metering, a supporto di reti energetiche sempre più integrate e di una mobilità ambientalmente sostenibile.

Secondo lei, dimenticando per un attimo i problemi che oggi affliggono in generale tutta l’industria di cui abbiamo parlato prima, ci sono ostacoli specifici da superare che riguardano la realtà industriale che CSI rappresenta?

Purtroppo si! Sebbene qualche piccolo passo in avanti sia stato fatto, cito ad esempio le novità nel Codice delle Comunicazioni Elettroniche sull’infrastruttura fisica multiservizio negli edifici, come ho già avuto modo di anticipare, la legislazione nazionale non riconosce adeguatamente il ruolo e l’importanza degli impianti elettrici digitali come elemento abilitatore di tutti i servizi digitali oggi sempre più richiesti dall’utenza. Quella reale spinta alla digitalizzazione, vissuta nel percorso di Industria 4.0, non è stata parimenti corrisposta in un chiaro indirizzo verso l’Edificio 4.0. Anzi quelle poche opportunità di dare un segnale, ad esempio il recepimento del parametro SRI – Smart Readness Indicator – nell’ordinamento nazionale, sono rimaste del tutto disattese nel percorso legislativo di recepimento della direttiva EPBD sulle performance energetiche degli Edifici. Quindi ci si confronta con una legislazione poco recettiva dell’innovazione tecnologica dell’impiantistica elettrica. Caso ancora più eclatante è la mancata applicazione di quanto prevede l’attuale DM 37/08 sulle verifiche degli impianti, decreto che regola le attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici, criticità storica segnalata da noi e da tutta la filiera interessata, anche attraverso Prosiel – Associazione per la sicurezza e l’innovazione elettrica. Senza considerare che trattasi di un decreto che ha bisogno di essere aggiornato allo stato dell’arte, coerentemente con l’innovazione tecnologica in atto. L’auspicio è che il MISE apra quanto prima il tavolo di confronto più volte annunciato.

Parliamo infine del ruolo della formazione di tecnici e progettisti e dell’impegno in tal senso delle aziende del settore per sensibilizzare tecnici e pubblico finale.

L’offerta di tecnologie sempre più digitali, connesse e ambientalmente sostenibili ha richiesto uno sforzo in termini di investimenti e competenze nelle nostre imprese che però deve essere corrisposto, per portare concreti benefici per tutti nella filiera e crescita del mercato, da un analogo impegno nella filiera stessa in formazione, per aggiornare le rispettive competenze, adottare con convinzione strumenti digitali (cito solo il BIM come esempio), spingere senza se e senza ma proposte e soluzioni moderne. Mai come oggi è importante agire in maniera sinergica, remando tutti dalla stessa parte. In ambito Associativo continueremo a investire molto in attività di sensibilizzazione. L’Area Comunicazione di ANIE CSI ha messo a disposizione nel corso di questi anni strumenti (v. sito www.impiantialivelli.it), proposto webinar e momenti di confronto anche in presenza (diretti a professionisti e in alcuni casi organizzati in collaborazione con le rispettive Associazioni di categoria), studiato iniziative per dare visibilità a guide e contributi, avendo come target sia la platea di tecnici e professionisti ma anche, per quanto possibile, l’utente finale (vi invito a visitare l’Area Consumatori sul sito impiantialivelli).

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.