Piano Casa e revisione del Testo Unico dell’Edilizia. Salvini lancia la sfida

18 Giugno 2025 Luca Baldin


Matteo Salvini presenta i due pilastri della sua costruzione di una politica da ministro delle Infrastrutture: il Piano casa e la legge delega per la riforma del testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001). La sfida è quella di far tornare in Italia una politica abitativa dopo 25 anni di silenzio governativo sul tema e il ministro l’affronta con indicazioni a 360 gradi che vogliono dare una risposta a esigenze sociali sempre più diffuse, riscuotendo il plauso di ANCE.

Il piano è stato presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) il 17 giugno scorso in occasione della riunione del quinto Tavolo Casa. L’incontro, che ha visto la partecipazione di enti e associazioni di categoria, ha confermato un approccio collaborativo nella definizione delle politiche abitative nazionali.

Gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia includono:

  • La riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
  • La promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private;
  • La creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città;
  • La definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.

In occasione dell’incontro sono stati presentati anche gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia, il cui obiettivo è quello di semplificare e chiarire le norme edilizie attraverso una legge delega che mira a:

  • integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica;
  • adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni;
  • semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione;
  • riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio;
  • garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi;
  • semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile;
  • sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.

Per la fase di avvio e sperimentazione del Piano sono stati destinati i primi 660 milioni di euro.

Il rilancio di un Piano Casa costituisce probabilmente l’approccio più corretto anche in chiave di applicazione della EPBD4, tema che non può essere affrontato verticalmente, ma che deve essere incluso in una visione olistica della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, come ha più volte evidenziato Smart Buildings Alliance, in cui l’uso delle nuove tecnologie costituisce uno strumento imprescindibile, ma in un quadro più ampio e inclusivo.

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.