Ciabòt Ninin: quando i materiali contano

14 Luglio 2023 Ilaria Rebecchi


Una struttura tipica delle Langhe e la sua rigenerazione con ampliamento.
Parola d’ordine: rispetto di tradizione e ambiente

Quando si parla di ciabòt si intendono quelle piccole unità fondiarie tipiche della zona delle Langhe, il cui utilizzo è legato storicamente alle attività nei campi.

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Costituiti da un unico volume funzionale, hanno un’unica cellula sviluppata su due piani.
In questo territorio, la pietra arenaria compatta e calcarea è storicamente usata per i terrazzamenti e per tetti e muri di tutti gli edifici pubblici e religiosi, rustici e civili, con tecniche similari tra loro. Nonostante la loro semplicità, i ciabòt sono considerati l’unità minima delle costruzioni del territorio.

Il progetto sostenibile

Il progetto volto alla rifunzionalizzazione di ciabòt Ninin aveva l’obiettivo  del restauro conservativo dell’immobile nel rispetto delle tradizioni locali e, parallelamente, con l’impegno di un minimo impatto ambientale. Questo è stato possibile attraverso l’uso di risorse locali, quali le pietre ed il legno di castagno, di materiali a basso impatto ambientale come la calce idraulica italiana, pannelli di canapa o di fibra di legno per l’isolamento, e di un minimo consumo di energia sia in fase di costruzione che di uso.

 

Gli interni

Cucina e servizi richiedevano un forte adeguamento tecnologico, di fatto non tanto compatibile con la preesistenza e pertanto ospitate nell’ampliamento che rispetta proporzioni e principi costruttivi dell’edificio originale.

Gli interventi

– Manutenzione straordinaria della copertura e impermeabilizzante.
– Realizzazione di vespaio areato e nuova pavimentazione in pietra del piano terra;
– Trasformazione della finestra su prospetto Est in porta per ricavare il nuovo accesso alla parte in ampliamento;
– Realizzazione di impianto elettrico senza intaccare l’integrità dei muri in pietra;
– Stilatura dei giunti dei muri in pietra sul alto interno con malta di calce idraulica;
– Sostituzione dei serramenti esistenti con serramenti di acciaio di colore brunito/acidato dotati di vetrocamera ad anta singola;
– Posa di una piccola scala interna che colleghi i due piani internamente;

Per l’ampliamento

– Scavi e movimenti terra per ottenere la complanarità del terreno, scavo e getto in opera dei cordoli in cemento armato di fondazione dell’ampliamento;
– Realizzazione della struttura lignea portante.
– Realizzazione copertura e tamponamenti verticali ed orizzontali con strato isolante in fibra di legno;
– Realizzazione e posa di serramenti di acciaio di colore brunito/acidato e vetrocamera ad anta singola.
– Allacciamento e realizzazione impianto idraulico ed elettrico;
– Realizzazione impianto smaltimento acque nere;
– Realizzazione e posa di rivestimento di facciata in tavole di castagno;
– Opere di finitura interna.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.