Quanto piace la Smart Home agli italiani?

13 Marzo 2022 Smart Building Italia


Un mercato in crescita tra opportunità e servizi: i dati del 2021 tra tecnologia e consumatori

L’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano ha diffuso i dati relativi al sempre crescente spazio che continua a guadagnar il mondo della Smart Home in Italia. Un 2021, a conti fatti, assolutamente rilevante per il settore, con un consolidamento dell’offerta e una ripresa stimata a quasi il 30% in crescita rispetto al difficile 2020.

Tra nuove strategie e modelli di business fondati sul pay-per-use, si nota dalla ricerca dell’Osservatorio, è aumentata la maturità del cliente finale, consumatore sempre più esperto e interessato a novità tecnologiche e nuovi servizi per gestire da remoto gli oggetti smart della propria casa.

E se la Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi, la carenza di semiconduttori e materie prime ha prodotto una mancanza di vendite rilevanti, di pari passo ad un nuovo modo di vivere la casa a seguito della pandemia tale da aver portato molte persone a modificare significativamente il rapporto con la propria abitazione.

E se stare in casa ha aumentato la frequenza con cui le persone svolgono attività diverse, compresi lavoro da remoto e DAD, il mercato Smart Home resta vivace anche su scala internazionale, con tanto di nuove partnership tra aziende volte a sviluppare e offrire soluzioni integrate.

La Smart Home in Italia

A guidare il mercato sono elettrodomestici connessi (21%), smart speaker (20%) e soluzioni per la sicurezza (19%); mentre il 74% dei consumatori ha sentito parlare di “Smart Home” e il 46% possiede almeno un oggetto smart.
Il mercato italiano ha raggiunto quota +29% rispetto al 2020, per un fatturato di 650 milioni di euro. Dominano, in Europa, il Regno Unito (4 mld €, +43%) e Germania (3,9 mld €, +37%), la Francia (1,3 mld €, +16%) e la Spagna (480 milioni di euro, +14%), e gli elettrodomestici guidano il mercato con 135 milioni di euro e crescita del +35%, grazie alla crescente offerta e al boom di vendita di piccoli strumenti quali robot aspirapolvere e purificatori d’aria.

Gli smart speaker valgono 130 milioni di euro (20% del mercato, +25%), e le soluzioni per la sicurezza arrivano al terzo posto nel mercato (19%, 125 milioni di euro), con una crescita del +20% per un mercato trainato da soluzioni hardware, tra videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse.

Ma si nota che le aziende sono passate dalla vendita del semplice hardware alla proposta di servizi aggiuntivi, tra abbonamenti mensili per servizi di tele-assistenza o manutenzione.

Interessante anche l’ambito di caldaie, termostati e condizionatori connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione con 110 milioni di euro (17%, +45% rispetto al 2019): vendite spesso abbinate a quelle di termostati smart favorite dagli incentivi (quali Superbonus ed Ecobonus), e la possibilità di beneficiar e monitorare di un buon risparmio energetico e comfort.

 

 

 

Fonte: Osservatori.net / DIG – Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.