Quanto vale l’innovazione per le case green?

4 Maggio 2023 Ilaria Rebecchi


22 miliardi: è la stima del valore dell’innovazione in sostenibilità nel comparto delle case altamente green

Secondo l’Osservatorio sull’innovazione divulgato da “Scenari Immobiliari”, la direttiva europea sulle case green impatterebbe a livello economico oltre 22 miliardi ogni anno, con +17,5 sull’indotto..

Questi gli effetti della Direttiva Ue sulle “case green” volta a disciplinare in tutta Europa la prestazione energetica dell’intero parco immobiliare, al fine di renderlo più sostenibile.

Leggi l’editoriale di Luca Baldin sulla direttiva UE sulle case green

La direttiva, che l’Italia deve ancora recepire, stima che i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti con diverse deroghe dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033.

1 milione di edifici da rendere green in Italia

Secondo il report “La Se di ESG, una storia italiana di valore”, dell’Osservatorio sull’Innovazione di Scenari Immobiliari e Dils, in Italia ci sono quasi 1,1 milioni di edifici residenziali sui quali è necessario effettuare interventi di innovazione dal punto di vista edilizio, urbanistico e sociale.
Si tratta di edifici residenziali costruiti tra il 1946 e il 1989 (pari al 13,5% dei quasi 8 milioni complessivi appartenenti allo stesso periodo storico), con 6,3 milioni di unità abitative (28,9 per cento dei 21,7 milioni totali), sui quali è prioritario effettuare interventi di innovazione a vario titolo. Puntando a rinnovare mediamente ed annualmente il due per cento degli edifici esistenti nelle aree urbane, si rende quindi necessario intervenire potenzialmente su circa 36.300 edifici all’anno in 30 anni, solo per quanto riguarda il patrimonio realizzato tra il ’46 e la fine degli anni ’80.

Quanto impatta a livello economico la ristrutturazione?

Secondo l’Osservatorio, gli investimenti di natura immobiliare necessari alla potenziale attivazione dell’intero processo di ricostruzione annuale degli edifici residenziali nelle aree urbane della penisola è stimabile partendo da una media degli attuali costi unitari relativi a interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia, compresi tra 750 €/mq e 1.600 €/mq (applicata alla superficie media delle unità abitative esistenti nelle principali città italiane di circa 100 mq).
Il risultato della stima porta a 1,75 euro per ogni euro investito.

In Italia, il settore immobiliare raggiunge coefficienti moltiplicativi di attivazione della filiera tra i più elevati, mediamente pari a 3,4 euro ogni singolo euro investito (a Milano si stima sia maggiore e pari a 3,9 euro) di cui le ricadute sociali rappresentano una quota variabile, in relazione alle peculiarità del progetto (dimensioni, funzioni, caratteristiche architettoniche, sostenibilità, ecc.) e del contesto territoriale, economico, immobiliare e sociale di riferimento, stimata tra il 40% e il 60% circa, “monetizzabili mediamente in 1,75 euro ogni singolo euro investito (2 euro stimati a Milano).

Le attuali e future dinamiche edilizie e immobiliari – affermano da Scenari Immobiliari – sviluppate a partire proprio dai principi Esg andranno a interessare quantitativamente e qualitativamente l’intero tessuto urbano, edilizio e sociale”.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.