Il contributo delle ristrutturazioni ai risparmi energetici del settore

9 Marzo 2023 Ilaria Rebecchi


I dati dello Smart Building Report 2022 evidenziano lo stato dell’arte del settore edilizio italiano: il tasso di ristrutturazione profonda annuale al di sotto dell’1%

Spostando l’attenzione sul processo di rinnovamento del parco edilizio italiano, l’attuale tasso di ristrutturazione profonda annuale in Italia è pari allo 0,85% (secondo la STREPIN – Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale). Ciò si traduce in una media annuale di circa 30,3 milioni di metri quadri soggetti ad interventi di riqualificazione profonda.

Scopri gli speciali con infografiche di SMART BUILDING ITALIA QUI

Ad oggi, il 62,3% degli edifici residenziali e il 37,8% dei non residenziali si trovano in classe F o G. Pertanto, si consideri ora che nel processo di ristrutturazione siano coinvolti tali edifici (con una classe energetica iniziale F o G) e che essi raggiungano, tramite la riqualificazione, una classe energetica A o superiore. Al tasso di ristrutturazione profonda attuale, il risparmio energetico annuo potenziale a livello nazionale si attesta tra i 4 e i 5,5 TWh/anno, che si traducono in emissioni evitate annualmente tra 0,8 e 1,1 MtonCO2.

 

Le prospettive al 2030

Considerato il tasso di ristrutturazione attuale, ci si attende che circa il 7% del parco edilizio odierno venga ristrutturato entro il 2030, per un totale di circa 243 milioni di metri quadri. Tali edifici passeranno tipicamente da una classe energetica F o G ad una classe A o superiore. Inoltre, sulla base di stime relative ai progetti attualmente in corso, entro il 2030 verranno realizzati nuovi edifici per una metratura compresa tra 118 e 198 milioni di metri quadri, tutti appartenenti a classi energetiche A o superiori. Pertanto, le nuove costruzioni andranno a incrementare la metratura del parco edilizio complessivo per una percentuale compresa tra il +3,3% e il +5,6%.

Questo, combinato con gli effetti derivanti dalle ristrutturazioni, porterebbe la percentuale di edifici in classe A o superiore tra il 10,9% e il 12,8% del parco edilizio totale entro il 2030, a seconda che si consideri uno scenario conservativo (che tiene conto solo dei progetti attivi ad oggi) o accelerato (che aggiunge i metri quadri potenzialmente derivanti da progetti svolti interamente nel periodo 2023-2030). Ciò si tradurrebbe in una riduzione dei consumi al metro quadro tra il -6% e il -8% al 2030 rispetto alla situazione as-is.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.