Transizione Energetica: i grafici sulla situazione attuale

16 Marzo 2023 Ilaria Rebecchi


Le rinnovabili spingono e vivono un momento di splendore, più economiche delle fonti fossili. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare

Per rallentare la crisi climatica dobbiamo abbandonare ancora più in fretta gas, petrolio e carbone.

Lo dimostrano i dati che recentemente BloombergNEF (Bnef) ha diffuso nel contesto dei progressi della transizione energetica in atto, in particolare riferimento a quanto accaduto lo scorso anno, nel 2022.

Più auto elettriche, pannelli solari e turbine eoliche ma anche un miglioramento nelle politiche più ambiziose sul clima, la corsa al gas e al carbone nell’ottica della sicurezza energetica e tanti eventi meteorologici estremi che hanno palesato nuovamente la necessità di un’azione urgente nell’ottica di rallentare il riscaldamento globale.

Si parte dalle rinnovabili sempre più convenienti

L’energia rinnovabile diventa maggiormente economica soprattutto grazie al miglioramento della tecnologia, nonché alle economie di scala e al costo livellato dell’elettricità per i progetti solari ed eolici, diminuito di almeno il 60% in confronto ad una decade fa.
L’eolico a terra ha superato gli impianti fossili sulla fine del 2022, complice il calo dei prezzi delle turbine in Cina, e mediamente il gas è ora la fonte più costosa per la produzione di energia elettrica.
Bnef ha considerato due punti: uno rappresentato dalla situazione di un progetto eolico più economico in confronto alla costruzione di una nuova centrale a carbone o gas, laddove le fonti rinnovabili rappresentano sicuramente l’opzione meno costosa in mercati che rappresentano il 96% della produzione globale di elettricità.
La seconda criticità è rappresentata dalla situazione in cui le rinnovabili sono più economiche  degli impianti a fossili esistenti, soglia superata nei mercati in cui il 60% della produzione globale di elettricità, tra cui Canada, Sudafrica e Australia, e il solare è la scelta più attraente.

 

Rinnovabili: crescono ma con il freno tirato

Cresce la competitività tra eolico e fotovoltaico che ha inoltre condotto ad un boom delle installazioni su scala mondiale.
Carbone e gas restano la prima e la seconda fonte di energia a livello globale e la prospettiva futura vede positiva la combinazione di elettricità da eolico e solare tanto da portare a superare il gas nel 2024 e il carbone nel 2028.
Ma la crescita delle fonti rinnovabili a tendere non è ancora considerata sufficiente per azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.
Per quell’anno in particolare, saranno disponibili circa 16 TW di eolico e solare, sette volte rispetto a oggi, ma per raggiungere lo zero netto servirebbero 28 TW di capacità cumulativa installata per entrambe le fonti.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.