Tetti puliti: la delibera e il regolamento del Comune di Roma

26 Ottobre 2015 Smart Building Italia


tetti_romaTetti puliti a Roma, un esempio per tutti i Comuni d’Italia. Tra le ultime delibere della Giunta Marino, fine luglio scorso, c’è infatti quella che dispone gli «Indirizzi per il rifacimento delle facciate e delle parti esterne degli edifici di proprietà pubblica e privata ai fini del recupero e della riqualificazione urbana» nella quale è anche inserita la norma indicante che gli incentivi fiscali e le eventuali facilitazioni finanziarie saranno riconosciute nel caso in cui i proprietari dell’immobile «provvedano, contestualmente, alla centralizzazione dell’impianto di ricezione del segnale (digitale terrestre DTT, satellitare SAT con prese multiple SAT DTT per ogni appartamento, fonia e connettività a banda ultra larga)». Il “disboscamento” dei tetti romani dalle tante, troppe, antenne inutilizzate e arrugginite e la conseguente centralizzazione degli impianti d’antenna (o meglio ancora l’installazione di un impianto multiservizio per la distribuzione dei segnali sia broadcast che broadband) è quindi uno degli obiettivi che la Giunta romana si è posta con la delibera. Ci si augura ora che la norma apra una nuova stagione, visto che nel tempo delibere e regolamenti sono stati varati in numerosissimi Comuni italiani senza ottenere risultati significativi: di centralizzare gli impianti di ricezione TV neanche a parlarne. Difatti, a conferma dell’inefficacia dei regolamenti precedenti, lo stesso documento del Comune di Roma recita che a dispetto della deliberazione n. 95 del 14 maggio 2003 «negli ultimi 10 anni risulta che solo il 10% dei condomini ha centralizzato il proprio impianto».
E dunque, se Tetti puliti deve essere considerato come un esempio da imitare, rendiamo disponibili al download il testo della delibera ed il regolamento.