Smart Home: in Italia + 20%. La rivoluzione tra smart working e Tv digitale

24 Maggio 2021 Ilaria Rebecchi


Secondo una ricerca GFK, nel 2020 il mercato della Smart Home è cresciuto fino al 24%

28 miliardi di dollari: ecco a quanto ammonta l’aumento della spesa delle famiglie italiane nel 2020, per oltre il 17 % rispetto ai valori precedenti.
Niente ambito food o fashion, quindi, per gli italiani nel lockdown: nella primavera 2020 – e nei mesi a seguire – abbiamo speso maggiormente per implementare le nostre case e dotarci delle più interessanti, utili e recenti tecnologie domestiche.
Dall’ambito del gaming agli assistenti vocali, passando per gli accessori smart per pc e tablet, piccoli elettrodomestici per la pulizia e la cucina e i major appliances connessi. tutto questo, ovviamente, complice la nostra sempre crescente nei mesi presenza in casa durante la settimana e il lavoro e la didattica a distanza, ancora oggi in abbondanza per la maggioranza degli italiani.

Inoltre, grazie al Bonus Domotica per l’efficienza energetica, hanno beneficiato e beneficeranno di questo incentivo caldaie, termostati e climatizzatori di ultima generazione, Smart appunto.
Rimane al primo posto l’ambito della security che ha visto aumentare la vendita in primis delle telecamere evolute integrate e in dialogo interattivo audio e video con utente e centro di vigilanza.

La ricerca condotta da GFK sui consumi e sulla smart home, vede, nel corso del 2020, il segmento dei dispositivi per la casa cresciuto del +24% con un controvalore pari quindi a 28 miliardi di dollari nei 7 principali mercati europei.

In Italia, per la prima volta nella storia delle vendite di beni di consumo, trend e previsioni d’acquisto sono state convergenti e il 52% dei consumatori italiani si è dichiarato convinto che nei prossimi 2-3 anni le tecnologie digitali avranno un impatto positivo sulla propria casa.
Tra i maggiormente favorevoli si piazzano i Millennial italiani che hanno speso di più rispetto alle altre generazioni proprio  per apparecchi e servizi smart dichiarando, nella proporzione di 1 su 4, di voler incrementare questo genere di investimenti per rendere le loro abitazioni  maggiormente confortevoli e sicure, ma in primis più sane.

Secondo GFK, che ha rilevato la permanenza di una fascia di utenti ancora in difficoltà con le tecnologie digitali, vantaggi e accessibilità delle tecnologie intelligenti andrebbero però spiegati e diffusi in maniera più efficace anche alle categorie meno avvezze al mondo tecnologico, come gli anziani: in Italia, molti infatti non sono nemmeno a conoscenza del fatto che questi dispositivi, servizi ed impianti rientrano tutti nella sfera di agevolazioni fiscali e finanziamenti confermati anche per l’anno in corso.

E la tv?

La digitalizzazione dei nostri palazzi e delle nostre città sta cambiando la nostra stessa vita, ma potrebbe subire un piccolo rallentamento per la carenza di componenti essenziali, chip e sensori, display o sistemi di controllo, bloccati dalla chiusura di alcune fabbriche. Al contempo, però, ci attende un vero e proprio balzo tecnologico con il passaggio al nuovo standard della tv digitale dal prossimo settembre quando oltre 25 milioni di tv andranno tassativamente sostituiti con i nuovi o implementati da decoder idonei. Un business che renderebbe realmente connessa la nostra casa, ma che prevede un passare dai 50 euro precedentemente annunciati a 150.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.