A Smart Building Expo la presentazione della guida all’articolo 135 bis

31 Ottobre 2017 Smart Building Italia


«L’edificio è un prodotto di assemblaggio, l’innovazione non risiede solo su una sua singola parte ma è legata a quella parte che risponde a determinate caratteristiche, che soddisfa specifiche esigenze, scelta per un preciso target di mercato. È in questo modo che l’innovazione crea valore. Noi crediamo che questo debba essere l’orizzonte a cui guardare. Avremo a che fare con stili di vita che inevitabilmente cambieranno le dinamiche di mercato. Considerando i tempi medi della realizzazione edilizia, è adesso che si devono porre le fondamenta di un prodotto che sarà fisicamente disponibile almeno fra 5 anni».

Le parole pronunciate in occasione dello Smart Building Roadshow a Milano nel giugno scorso da Gloria Domenighini, direttore di Assimprendil ANCE, l’associazione delle imprese edili delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, la più grande realtà di ANCE, l’associazione nazionale dei costruttori edili, suonano come il perfetto viatico per uno dei momenti clou di Smart Building Expo. Il primo dei momenti clou presenti nel programma della manifestazione.

L’opening event, mercoledì 15 novembre, organizzato insieme ad Assimpredil ANCE, Anitec-Assinform, Confindustria Digitale, ANCI e Ministero dello sviluppo economico, è concentrato sulla presentazione della guida all’applicazione dell’art. 135 bis del TU dell’edilizia, un documento a beneficio di tutti i soggetti della filiera dello smart building. La presentazione (e la pubblicazione) della guida è a tutti gli effetti un punto di svolta significativo perché segna il compimento di una cooperazione necessaria affinché il concetto di edificio connesso ed intelligente trovi applicazione effettiva.

Sono già parecchi i professionisti che conoscono l’art. 135 bis, consapevoli dell’obbligatorietà dell’installazione di un impianto multiservizio negli edifici di nuova costruzione e oggetto di ristrutturazione. Tanti, ma non tutti. Ecco perché la guida è un passaggio fondamentale per lo sviluppo dello smart building in Italia: l’impegno di associazioni come Assimpredil ANCE ed Anitec-Assinform e della Pubblica Amministrazione sotto le insegne dell’ANCI (l’associazione dei Comuni italiani), ufficializzato a Smart Building Expo, diventa perciò un importante presupposto per superare l’ostacolo della scarsa informazione che ha sin qui limitato l’applicazione della norma in vigore da luglio 2015.

«Siamo molto soddisfatti perché abbiamo raggiunto un risultato chiave mettendo a disposizione del mercato uno strumento frutto di un’azione “diplomatica” condotta con pazienza e determinazione per due lunghi anni nell’interesse delle aziende e dei professionisti», dice Luca Baldin, project manager di Smart Building Expo.

Da parte sua, Anitec-Assinform, individuando in Smart Building Expo il punto di riferimento per l’incontro tra il mondo dei progettisti, dei costruttori e degli installatori e quello di chi sviluppa tecnologie per la connettività, servizi e applicazioni digitali, si è dedicata per favorire il dialogo e promuovere sinergie tra i soggetti collegati alla filiera dell’edificio intelligente. L’unione fa la forza, insomma: un adagio ormai antichissimo, ma sempre di efficace sostanza.

Contestualmente alla presentazione della guida, ci sarà infine l’altrettanto importante intervento di Donatella Proto, direttore della Divisione II – Comunicazioni elettroniche ad uso pubblico e privato del Ministero dello sviluppo economico che presenterà in anteprima l’etichetta ufficiale “Edificio predisposto alla banda larga”, tassello che completa il dettato dell’articolo 135 bis: «Gli edifici equipaggiati in conformità al presente articolo possono beneficiare, ai fini della cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”…».

Idealmente, si chiude il cerchio. Si rafforzano gli strumenti di informazione ed operativi. La partita tocca al mercato.