La TV che cambia tra tecnologia, web e social network

6 Giugno 2017 Smart Building Italia


TVDate un’occhiata al grafico qui accanto. È il primo risultato di un’indagine condotta dall’Osservatorio Social TV, il progetto creato da Digilab, Centro interdipartimentale di Ricerca e Servizi di Sapienza – Università di Roma. L’indagine si intitola TV INTORNO occupandosi del fenomeno della «TV fluida, senza confini di spazio e tempo, sempre disponibile ed accessibile, pronta ad accompagnarci nella vita quotidiana» (clicca qui per scaricare il documento). Cioè della fruizione del prodotto televisivo in un’età pervasa dagli schermi di ogni dimensione, anche mobili, come anche affiancata dagli ormai imprescindibili social network (Facebook, Twitter, Instagram).

La domanda che ha generato il grafico a sinistra è stata quindi pertinente al tema, per quanto improponibile fino a pochissimi anni fa: «quale schermo scegli per guardare un determinato programma?». Il risultato ci dice che moltissimo è cambiato, che la TV Intorno è «ubiqua, senza limiti di tempo, avvolgente e appagante, modulabile, attraversabile e vivibile come un viaggio», come ha sintetizzato in sei concetti chiave l’Osservatorio Social TV. E il televisore di casa (diventato smart nel frattempo) non è invecchiato, resta centrale nell’arredamento e nella vita, ma è diventato una delle possibili alternative. E l’alternativa cresce in maniera inversamente proporzionale all’abbassarsi dell’età del pubblico: «L’exploit dello schermo mobile è certamente trainato dalle generazioni più giovani: tanto nel caso degli adolescenti quanto per i teen ager più di metà del target usa lo smartphone sempre e spesso mentre la percentuale di non utilizzo è appena dell’8 e del 14%», è scritto nella ricerca.

«Il mezzo resiste, – ha scritto nel suo sito Media Duemila – ma ha dovuto piegarsi parecchio negli ultimi anni. Non è riuscito a sconfiggere il “nemico” rappresentato dai contenuti del web, così lo ha accolto. Le star del web, blogger e youtuber spopolano ormai sulle reti televisive; sempre più programmi affidano anteprime, trailer e backstage a Facebook, Twitter ed Instagram; i contenuti dopo la messa in onda sono subito disponibili per una visione differita, dove e quando vuole l’utente. Uno dei risultati più “concreti” di questi processi riguarda le keyword trend sui social, vera prova che il multischermo è ormai una realtà».

La televisione cambia, ma non scompare, anzi. «L’aumento del tempo dedicato alla televisione coinvolge tutte le generazioni – è scritto nel documento – anche se nel caso degli over 65 e degli under 20 c’è una prevalenza di consumatori forti (oltre i 30 minuti quotidiani in più), mentre tra le generazioni centrali dal punto di vista del carico di lavoro e familiare l’incremento è più limitato. Tra chi dichiara una diminuzione del tempo di visione, il segno più marcato di discontinuità riguarda le generazioni più adulte». Ed ancora: «I pubblici più giovani restano agganciati alla televisione esplorando modalità alternative di visione più in linea con i propri tempi di stili e ritmi di consumo».

Si entra perciò nella dimensione della social TV. Il fenomeno più interessante riguarda infatti la scelta di visione che viene innescata dai social network: «le interazioni in tempo reale che si costruiscono intorno ad un contenuto TV sono capaci di attivare l’interesse di altre audience connesse e indurle ad accendere il televisore o a ricercare un determinato programma». Viene cioè a compiersi completamente l’integrazione tra broadcast e broadband, un perfetto ambito smart.

Parliamo di televisione sia perché memori delle radici storiche di Smart Building (SAT Expo e All Digital) sia perché parte del nostro “bacino” di professionisti è dedito all’installazione televisiva ed elettronica. E se l’Osservatorio Social TV ha affrontato la questione televisiva essenzialmente dal punto di vista della fruizione e dei contenuti, Smart Building Expo alla fiera di Milano in novembre ha previsto nel programma degli incontri, in avanzata fase di definizione, toccando i molti
ambiti delle tecnologie e dei servizi digitali per l’edificio smart, anche un approfondimento sulla tecnologia televisiva e specificatamente sull’infrastruttura per lo sviluppo dell’ultra alta definizione TV. Del resto, anche la tecnologia è un fattore di cambiamento, scintilla per l’evoluzione e il cambiamento.