DL Energia: cosa cambia per le rinnovabili

21 Marzo 2022 Ilaria Rebecchi


Nuovi impianti eolici e solare domestico: il Decreto Legge Energia velocizza il percorso burocratico delle rinnovabili italiane

Entrato in vigore a inizio marzo, il DL Energia, che rappresenta l’ultimo provvedimento del Governo italiano per limitare i danni del caro-bollette e rilanciare le politiche industriali, contiene un importante capitolo sul tema del sostegno e alla semplificazione burocratica per le rinnovabili italiane. Tredici articoli in tutto che spaziano dalle nuove regole per il fotovoltaico in ambito agricolo alla razionalizzazione degli iter autorizzativi per l’eolico in mare.

Il provvedimento dispone che l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici su edifici, strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, venga considerato intervento di manutenzione ordinaria. Non viene quindi subordinato all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. Stesso discorso per la realizzazione di opere di connessione alla rete elettrica, per cui si estende il modello unico semplificato fino a installazioni di 200 kW di potenza.
Il Decreto Energia, inoltre, si pone anche in tema di norme per gli impianti geotermici: il Ministro della Transizione ecologica deve stabilire le prescrizioni per la posa in opera delle sonde geotermiche destinate al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici e alla produzione elettrica. L’impianto deve avere potenza inferiore a 2 MW e sia ciclo chiuso.

Grandi semplificazioni nel settore eolico con l’ampliamento dell’autorizzazione unica rilasciata dallo Stato anche alle opere per la connessione alla rete.
Il Decreto Energia interviene anche in tema dell’articolo 22 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199: «nei procedimenti di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili su aree idonee» anche «ivi inclusi quelli per l’adozione del provvedimento di valutazione di impatto ambientale».
Si stabilisce anche che gli incentivi gli impianti non occupino una superficie complessiva superiore al  10% di quella agricola aziendale complessiva.

Si punta anche alla solarizzazione di ferrovie, caserme ed edifici pubblici: ampliata infatti a lista di aree ritenute idonee per le installazioni di impianti rinnovabili anche i siti e gli impianti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Si legge che «allo scopo di contribuire alla crescita sostenibile  del  Paese, alla decarbonizzazione del sistema energetico e per il  perseguimento della resilienza energetica nazionale, il Ministero della difesa, anche per il tramite di Difesa Servizi S.p.A., affida in concessione o utilizza direttamente, in tutto o in parte, i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso al medesimo Ministero, per installare impianti di produzione di energia  da  fonti  rinnovabili, anche ricorrendo, per la copertura degli  oneri, alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 2».

Scopri il testo del DL Energia

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.