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Case green: la direttiva UE

18 Marzo 2024 Ilaria Rebecchi

Il Parlamento europeo ha confermato l’intesa con il Consiglio, l’accordo entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Niente classi energetiche armonizzate: per le case vigerà l’obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. Le misure di ristrutturazione in vigore dal 2020 saranno conteggiate e i singoli Paesi stabiliranno le modalità utili a raggiungere i target.
La direttiva vede inoltre che la maggior parte delle ristrutturazioni riguardino il 43% degli immobili con le performance peggiori: quindi, dei 12,5 milioni di edifici residenziali italiani quelli da ristrutturare con priorità saranno circa 5.

Il costo delle ristrutturazioni

La spesa massima ammissibile è 50.000 euro per gli immobili unifamiliari o indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, 40.000 euro per gli edifici da uno a otto unità immobiliari e 30.000 euro per edifici hanno con oltre 8 unità. La spesa minima per chi decide quindi di fare il cappotto termico per migliorare l’efficientamento energetico della casa, oscilla tra queste misure.

A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali saranno a emissioni zero, e gli edifici pubblici lo standard si applicherà dal 2028.

Caldaie a gas e pannelli

Ci sarà tempo fino al 2040 per eliminare caldaie a combustibili fossili, e dal 2025 dovranno dovranno terminare i sussidi per le caldaie autonome. Inoltre, dal 2025 non saranno più ammesse agevolazioni fiscali per gli impianti tradizionali, ma solo per gli ibridi.
L’obbligo di installare i pannelli solari riguarderà solo i nuovi edifici pubblici, progressivo fino al 2030.

18 Mar 2024

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.