La sfida dell’elettrificazione/2 – Illuminazione intelligente e transizione energetica

14 Novembre 2025 Luca Baldin


La parola a Carlo Comandini, presidente di Assil

Il tema dell’elettrificazione è erroneamente dato per scontato, una transizione sottotraccia che non cattura l’attenzione dei decisori. Ma gli addetti ai lavori chiedono con forza di alzare l’attenzione su un ecosistema complesso che deve viaggiare in modo coerente, anche per garantire la sicurezza dei cittadini.
Al riguardo si è costituito un tavolo di concertazione coordinato da Prosiel che vede la partecipazione di numerosi rappresentanti di associazioni coinvolte nel processo, tra le quali ASSIL, l’Associazione confindustriale che rappresenta il mondo imprenditoriale dell’illuminotecnica.
Dopo aver ascoltato l’opinione di Roberto Martino, Presidente di Prosiel, abbiamo raccolto le opinioni di Carlo Comandini, Presidente di Assil, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Caro Presidente, che ruolo può avere l’illuminazione intelligente nella riduzione dei consumi energetici e nel supporto all’elettrificazione complessiva degli edifici?

L’illuminazione intelligente (Smart Lighting) è oggi uno degli strumenti più efficaci per la riduzione dei consumi energetici e un pilastro per l’elettrificazione complessiva degli edifici.
Il contributo inizia con l’efficienza intrinseca della tecnologia LED, che da sola riduce drasticamente il consumo rispetto alle lampade tradizionali. Tuttavia, il vero salto di qualità avviene con la gestione dinamica che introduce il concetto di luce adattiva: l’integrazione negli impianti di sensori di presenza e di sensori di luminosità, che misurano il mix fra luce naturale e luce artificiale, assicura che la luce sia accesa o alla massima intensità solo quando e dove serve. Questo controllo preciso elimina gli sprechi ed è fondamentale per alleggerire il carico elettrico di un edificio.
In un contesto di elettrificazione, dove il riscaldamento, il raffreddamento e la mobilità interna stanno migrando verso l’elettricità, l’illuminazione intelligente riduce drasticamente la domanda di base. Minore è il consumo per l’illuminazione, maggiore è la potenza disponibile per alimentare pompe di calore, sistemi di ricarica per veicoli elettrici e altri carichi essenziali, rendendo l’edificio un sistema energetico più flessibile e sostenibile.

Come la digitalizzazione dei sistemi di illuminazione può contribuire alla creazione di edifici “full electric” e connessi?

La digitalizzazione trasforma l’impianto di illuminazione da un semplice sistema di servizio a una vera e propria infrastruttura di rete per lo Smart Building. Questo è il passo fondamentale per la creazione di edifici “full electric” e connessi. Ogni punto luce a LED connesso diventa un nodo dell’Internet of Things (IoT), dotato non solo di capacità di controllo della luce, ma anche di sensori aggiuntivi per monitorare l’ambiente: presenza, temperatura, qualità dell’aria.  Questi dati vengono raccolti e scambiati attraverso protocolli aperti (come DALI 2.0 o KNX) e confluiscono nel Building Management System (BMS).
Questa interconnessione permette un’ottimizzazione olistica: il BMS può regolare il riscaldamento, il raffreddamento e la ventilazione in base all’effettiva occupazione rilevata dai sensori di luce, massimizzando il comfort e riducendo ulteriormente i consumi energetici complessivi. L’illuminazione diventa, di fatto, la dorsale digitale che abilita la gestione intelligente di tutti gli altri sistemi, un requisito imprescindibile per un edificio moderno e full electric capace di integrare al meglio anche le fonti di energia rinnovabile locali come il fotovoltaico

Quali politiche servono per promuovere l’adozione di tecnologie di illuminazione ad alta efficienza nei settori pubblico e privato?

Per accelerare l’adozione delle tecnologie di illuminazione ad alta efficienza sia nel settore pubblico che in quello privato, occorre agire su tre leve principali: normativa, incentivi e divulgazione.
Nel settore pubblico, è essenziale rafforzare l’obbligo di applicare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’illuminazione in tutti gli appalti, introducendo criteri premianti a favore dell’introduzione dei sistemi di gestione dinamica più avanzati.  È cruciale poi supportare l’utilizzo del Partenariato Pubblico-Privato (PPP) e delle Energy Service Company per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica e degli edifici, consentendo agli enti di finanziare gli interventi con i risparmi energetici generati.
Nel settore privato, gli incentivi fiscali devono continuare a valorizzare l’installazione di sistemi di illuminazione smart, premiando gli interventi che integrano controlli avanzati e che portano a un effettivo e misurabile salto di classe energetica.
È infine fondamentale divulgare il concetto che l’illuminazione di qualità” è un asset fondamentale non solo per l’efficientamento, ma anche per il miglioramento del benessere e comfort visivo in ogni ambito applicativo.
La luce non viene più valutata solo per i notevoli benefici di risparmio energetico, ma anche per quelli legati al miglioramento della qualità di vita delle persone.
Per ASSIL, garantire adeguati livelli di comfort visivo deve essere un obiettivo primario fin dalla fase di progettazione dell’edificio. I sistemi avanzati garantiscono benessere, sicurezza e illuminazione di qualità.
In conclusione, la collaborazione tra associazioni, come Assil e Prosiel, è cruciale per diffondere la cultura dell’efficienza e del confort abitativo, per promuovere standard di interoperabilità e qualità nel mercato, assicurando che le tecnologie adottate siano efficaci, sicure e durature.

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.