Da inizio aprile è partita l’assunzione dei tecnici che si concluderà in circa 100 giorni, come affermato dal ministro Brunetta:
Servono professionisti ‘high skill’ per le amministrazioni del Sud, e il primo test per la rivoluzione nel reclutamento dell’intera Pubblica amministrazione. Dimostreremo che si possono fare concorsi digitali serissimi, in presenza, in sicurezza e in tempi ristretti. Se funziona, vorremmo applicare questo stesso criterio per tutte le procedure di assunzione nella Pa, a cominciare da quelle legate ai progetti del Recovery.
Carfagna l’ha chiamato Bando Competenze, e non solo per abbreviare:
Questo progetto porterà al Sud non un generico rafforzamento degli organici, ma personale selezionato per rispondere alle necessità degli interventi che saranno previsti nel Pnrr: ingegneri, analisti, esperti in progettazione e pianificazione, specialisti nella gestione di interventi complessi. Non otterranno solo un “posto pubblico”, ma anche l’opportunità di operare per il bene collettivo attraverso la partecipazione al più grande progetto di rinascita e ripresa che il Paese abbia mai affrontato dal dopoguerra a oggi.
Sarà possibile presentare le candidature tramite la piattaforma digitale “Step One 2019” e una prima graduatoria di 8.400 candidati idonei sulla base dei titoli sarà pronta per maggio, mentre la prova scritta – da remoto e differenziata per i cinque profili – si svolgerà a giugno. Le procedure verranno poi concluse entro i 100 giorni dal bando, come annunciato, quindi entro luglio, con pubblicazione delle graduatorie.
Esperti IT: il bando
Tra i profili richiesti si trovano i tecnici ingegneristici – specializzati nella progettazione tecnica, esecuzione di opere e interventi pubblici e gestione dei procedimenti legati alla loro realizzazione, e i process data analyst (analisi dei sistemi esistenti e definizione di elementi di progettazione di dati logici per i sistemi richiesti dai fabbisogni). E ancora gli esperti in gestione, rendicontazione e controllo – in supporto alla programmazione e pianificazione degli interventi, nonché alla gestione, al monitoraggio e al controllo degli stessi ivi compreso il supporto ai processi di rendicontazione richiesti dai diversi soggetti finanziatori, anche attraverso l’introduzione di sistemi gestionali più efficaci e flessibili tra le Amministrazioni e i propri fornitori. Si chiude la rosa di profili richiesti con progettisti, animatori territoriali, esperti di innovazione sociale (progettazione e gestione di percorsi di animazione e innovazione sociale fondati sulla raccolta dei fabbisogni del territorio e la definizione e attuazione di progetti/ servizi per la cittadinanza) e con gli amministrativi giuridici a supporto alla stesura ed espletamento delle procedure di gara ovvero degli avvisi pubblici nonché della successiva fase di stipula, esecuzione, attuazione, gestione, verifica e controllo degli accordi negoziali derivanti.
La richiesta dei Vigili del Fuoco
Con una speciale lettera aperta al Ministro Brunetta, Alessandro Cianelli, delegato per i Vigili del Fuoco dell’Associazione Nazionale Informatici Pubblici e Aziendali, ha chiesto tempestivo intervento “affinché il Corpo Nazionale VV.F. recuperi il ritardo nel settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione, partendo dalla valorizzazione e riconoscimento del proprio personale informatico inserito nel Ruolo Tecnico Professionale”:
Il personale informatico è il meno formato dal Corpo. Per l’anno in corso la Direzione Centrale per la Formazione non ha previsto corsi di aggiornamento/formazione per gli Ispettori informatici e quasi nulla di specifico per i Direttivi informatici”. Il delegato Anipa porta all’attenzione del Ministro come “il personale informatico del Corpo” sia privo “di segni distintivi che ne rendano facile l’identificazione della qualifica e del ruolo da parte dei cittadini e soprattutto dalle altre FF.OO. operanti, ad esempio, in scenari di calamità o comunque eventi di particolare criticità.