La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella costituzione italiana

25 Febbraio 2022 Smart Building Italia


Con l’Ing. Pasquale Capezzuto, Presidente Associazione Energy Managers, si parla delle modifiche in costituzione a tutela degli animali e dell’ambiente 

Con la definitiva approvazione alla Camera della proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Costituzione, gli artt. 9 e 41 la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi diventano valori fondanti della nostra Repubblica
La tutela degli animali dovrà essere disciplinata da apposita disciplina.

Le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia.

Gli articoli della Costituzione modificati (in MAIUSCOLO le modifiche approvate):

Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI.

Articolo 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI.

Il provvedimento legislativo  rappresenta il recepimento di una serie di istanze mosse alla politica dalla societa’ civile, tra le quali ricordiamo l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) di Enrico Giovannini, e dalla dottrina cattolica, della diffusione dei risultati delle evidenze scientifiche sull’emergenza climatica (IPCC) e sul superamento dei limiti planetari, e del  generale consenso, almeno formale, che si percepisce nel Paese verso il concetto di Transizione Ecologica, che ha visto anche  l’istituzione di un apposito Ministero.

Appaiono urgenti provvedimenti legislativi concreti per consentire il conseguimento degli obiettivi del PNIEC e quelli più ambizioni del “Fifor55” risolvendo, con una profonda riflessione, l’apparente contrapposizione fra il principio della tutela del paesaggio e quello della tutela dell’ambiente e lo sviluppo di  fonti rinnovabili di energia ad esso connesso e funzionale.