Parco Agrisolare pronto a partire
Ultime novità per il progetto che incentiva il fotovoltaico in ambito agricolo e la solarizzazione di edifici di settore
Per il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli: “È prossimo all’invio alla Conferenza Stato-Regioni il decreto ministeriale che definisce le modalità applicative della misura”. Si tratta del progetto del Parco Agrisolare con il Ministero stesso che ha lavorato al decreto attuativo prossimo ad assegnare al GSE la gestione dell’iniziativa. E con l’invito a presentare proposte a partire proprio a marzo.
Nell’intervento di Patuanelli dedicato al PNRR si è parlato nello specifico dello stato di avanzamento dei lavori:
“Il PNRR rappresenta una grande occasione per la crescita del nostro Paese. Abbiamo cercato di lavorare implementando poche misure che possano incidere profondamente su questo mondo e che vadano a risolvere definitivamente quei problemi su cui insistiamo con le risorse del Piano”.
Il Parco Agrisolare è un progetto che punta ad incentivare l’installazione di moduli fotovoltaici in ambito agricolo senza consumo del suolo e prevede la solarizzazione degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Lo scopo finale è quello di ricoprire di pannelli solari ben 4,3 milioni di metri quadrati, una superficie che corrisponderebbe circa 430 MW di nuova capacità elettrica verde.
Per questa operazione il PNRR ha stanziato 1,5 miliardi di euro ma è necessario attendere proprio le regole attuative: il provvedimento conterrà le indicazioni rispetto alla massima spesa e potenza finanziabili, così come le tipologie di contributo in conto capitale per l’investimento.
“Non vogliamo trasformare in aziende energetiche quelle agricole ma dobbiamo dare un supporto al reddito degli agricoltori italiani. In un momento del costo dell’energia rappresenta una vera criticità di tutti i sistemi produttivi, l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da parte delle Pmi dell’agroalimentare italiano è un obiettivo che non possiamo assolutamente fallire”.
Infine, entro la fine dell’anno, il dicastero dovrà erogare ai beneficiari almeno il 30% delle risorse finanziarie assegnate a questo investimento, per raggiungere il 50% entro il 2023 e il 100% entro la fine del 2024.
