La certificazione degli edifici in Italia

27 Novembre 2023 Dario Ridolfi


Il Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici in Italia per l’annualità 2023, elaborato recentemente dal Dipartimento Unità l’Efficienza Energetica (DUEE) di ENEA e  CTI (Comitato Termotecnico Italiano) ha l’obiettivo di inquadrare lo stato dell’arte e l’evoluzione della certificazione energetica nazionale.

L’edizione per l’annualità 2023 del Rapporto raccoglie i dati degli attestati emessi nel 2022 e li analizza rispetto a parametri già consolidati, così da consentire il monitoraggio degli effetti delle politiche energetiche sul patrimonio edilizio nazionale, esistente e di nuova costruzione.

LA PRESTAZIONE ENERGETICA DEL PARCO EDILIZIO CERTIFICATO NEL 2022

Grazie ai dati forniti direttamente da Regioni, Provincie autonome e ricavati dal portale che raccoglie gli APE, sempre forniti dai soggetti territoriali responsabili dei catasti regionali/provinciali, è stato delineato il profilo degli immobili certificati nel 2022, in tutto sono stati 17 gli enti locali coinvolti.
Nel 2022 risultano emessi oltre 1,3 milioni di APE, in linea con quelli emessi nel 2021.La classifica delle regioni che hanno registrato la quota più consistente di APE emessi vede la Lombardia al primo posto (20,5%), seguita da Lazio (9,6%), Piemonte (8,8%), Veneto (8,4%) ed Emilia-Romagna (8,3%).

 

Grafico 1: distribuzione assoluti degli APE emessi nel 2021 – 2022

L’evoluzione della classe energetica dal 2021 al 2022

La distribuzione per classe energetica rileva circa il 55% che ricadono nelle fasce basse (classe G ed F), ma il 2022, rispetto al 2021, mostra un notevole miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili certificati.
La percentuale di immobili nelle classi energetiche F e G diminuisce, in particolare in favore di quelle A4-B (+3,7%).

Grafico 2: evoluzione della classe energetica degli APE emessi nel 2021 – 2022

La suddivisione tra destinazione d’uso residenziale e non residenziale degli immobili censiti dagli APE emessi nel 2022 è stabile (rispettivamente 87,5% e 12,5%), con una percentuale di APE nelle classi energetiche migliori (A4-B) intorno al 14%.

La motivazione per cui viene redatto l’APE

La legislazione “obbliga” che sia redatto l’APE per una serie di interventi che vanno dalla nuova costruzione ai casi di compravendita o locazione, fino agli interventi che incidono sulle prestazioni dell’immobile.
Tendenzialmente negli interventi di nuova costruzione ci sono degli obblighi che portano la classe energetica ad essere nelle classi A, come anche gli interventi di ristrutturazione che, essendo invasivi, tendono a far ricadere nelle classi maggiori al termine dei lavori.
Mentre nel caso di locazione o vendita, non essendoci interventi previsti, si fa una fotografica dello stato energetico dell’immobile, che spesso è carente.
È possibile osservare che il 3,2% degli APE emessi nel 2022 è stato legato a nuove costruzioni, in linea con i dati del 2021.
I passaggi di proprietà e le locazioni subiscono una lieve diminuzione, pur continuando a rappresentare oltre l’80% del campione analizzato.
Il dato più interessante riguarda l’aumento delle riqualificazioni energetiche e delle ristrutturazioni importanti che rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli APE emessi nel 2022, con un aumento di circa l’1,5% rispetto al 2021 per entrambe le categorie.

Il periodo di costruzione degli immobili certificati

Dall’analisi dell’anno di costruzione degli immobili certificati emerge un quadro che mostra come gli edifici siano piuttosto vetusti, circa il 75% del campione risulta antecedente alla Legge 10, del 1991 (che ha introdotto alcuni capisaldi del risparmio energetico in edilizia). In particolare quasi il 60% sono precedenti al 1976.
Conseguentemente, gli edifici successivi al 1991 sono circa il 25% e, nel dettaglio, quelli che hanno meno di 10 anni sono mendo del 6% del totale.

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.