Auto elettrica, investimenti Ford e batterie da mille chilometri

11 Aprile 2019 Smart Building Italia


Auto elettrica, iniziano a cadere i principiali tabù che fino all’altro giorno la rendevano chimerica per un utente medio: durata del pieno e reperibilità del rifornimento. A proposito di quest’ultimo, risulta significativo l’investimento in ricerca di un colosso come Ford, brand che nell’immaginario popolare è legato quasi per antonomasia alla pompa di benzina simbolo del XX secolo. Si intitola Ford City Data Solutions Report l’indagine che la casa automobilistica statunitense ha presentato in occasione del meeting sul futuro dei trasporti, e quindi dell’auto elettrica, organizzato a Londra dal quotidiano economico Financial Times. Per realizzarlo, è stata coinvolta una flotta di 160 veicoli commerciali appartenenti a privati, monitorata per otto mesi durante i propri movimenti nell’area metropolitana di Greater London, fino a percorrere un milione di chilometri, pari a quindici giri del pianeta Terra, così da produrre 500 milioni di data-points, elaborati analizzando i 15mila giorni lavorativi cumulati da tutti i mezzi impiegati.

I veicoli funzionavano a benzina, ma all’interno di un progetto che, lavorando su tempi di percorrenza e tempi delle soste nei parcheggi, ha potuto elaborare una simulazione secondo la quale circolavano tutti con motore elettrico. L’obbiettivo della ricerca consisteva infatti nell’individuare i punti in cui la ricarica fosse pienamente integrata al giro di lavoro normalmente compiuto, magari di consegne a domicilio, così da porre le premesse di rifornimenti agevoli e funzionali. Secondo una modalità che Ford intende applicare anche ad altre città in cui opera, i risultati della ricerca sono stati messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, in questo caso inglesi, così da consentire quella pianificazione infrastrutturale che risulta indispensabile per ipotizzare un futuro a misura di auto elettrica, caratterizzato quindi da una più capillare diffusione delle colonnine di rifornimento. In una seconda ricerca, correlata a questa e svolta da Ford sempre a Londra, è stata invece monitorata una più piccola flotta a trazione ibrida, osservando come i mezzi procedessero in modalità elettrica al 35% del tempo di percorrenza nelle più lontane periferie e al 68% nell’area Central London, senza tuttavia mai ricorrere a punti di ricarica esterni, giovandosi quindi di colonnine presenti nelle aree private di partenza e arrivo. A dimostrazione di una forte competitività ormai acquisita dall’auto elettrica nelle aree metropolitane.

Ma anche per quanto riguarda la durata del pieno di un veicolo elettrico, attualmente attestato fino a un massimo di circa 450 chilometri, la ricerca sta compiendo passi importanti. È di questi giorni la notizia, proveniente dall’azienda elettronica svizzero-tedesca Innolith, a proposito di batterie ricaricabili da mille watt-ora/chilogrammo, in grado di alimentare un’auto elettrica per oltre mille chilometri con una singola carica, così da farlo idealmente andare dal Trentino alla Calabria utilizzando un unico pieno. Altri due elementi che si profilano a favore della nuova batteria Innolith, la cui commercializzazione è attesa entro i prossimi cinque anni, riguardano il suo costo accessibile, annunciato dall’azienda, nonché la natura dei suoi componenti, elettroliti inorganici che risultano non infiammabili a differenza di quanto si verifica per quelli organici finora impiegati nella fabbricazione delle batterie per auto elettriche.

Considerando che, per quanto riguarda il tempo del rifornimento, le “ore” fino ad anni fa necessarie si sono ridotte fino ai dieci minuti sperimentati con successo da un produttore italiano come Fimer, il futuro prossimo dell’auto elettrica si annuncia roseo, di certo degno di risultare fra i temi centrali della Smart City Conference che si terrà a Fiera Milano/Rho dal 13 al 15 novembre, in concomitanza con la seconda edizione della fiera Smart Building Expo.