Coronavirus: una termocamera potrà fare prevenzione

20 Aprile 2020 Ilaria Rebecchi


Termocamere per misurare la temperatura corporea delle persone in aeroporti, stazioni ma anche aziende

Nell’ambito del mondo della tecnologia abbinata al mondo sanitario, di questi tempi si sprecano le idee di applicazioni, dalle più futuristiche a quelle più concretizzabili sul breve termine. Come nel caso di una termocamera che potrebbe fare prevenzione controllando i luoghi di transito.
Lo sanno bene in Cina dove è esplosa, ormai lo sappiamo, l’epidemia da Covid-19: da quel momento le autorità cinesi hanno deciso di adottare precise e ferree misure di controllo proprio nei luoghi di transito a maggior afflusso, come aeroporti, stazioni ferroviarie e porti.
E, tra i provvedimenti adottati, anche la misurazione della temperatura corporea dei passeggeri, sia in partenza sia in arrivo, con l’obiettivo di individuare quelli in stato febbrile e impedire loro lo spostamento.

In che modo?
Sicuramente non con termometri tradizionali, lunghi nei tempi di misurazione nonché rischiosi per il contatto fisico con il paziente.
Banditi anche quelli ad infrarossi: più agili e in grado di lavorare senza contatto, secondo gli esperti presentano particolari difficoltà operative per via del campo di misura ridotto, che può dare origine ad imprecisioni nella temperatura rilevata.
In Cina, dunque, sono stati scegli i termometri a termocamera, altrimenti detta telecamera termica, speciale tipo di telecamera sensibile alle radiazioni infrarosse emesse dai corpi e capace di rilevare senza contatto il calore emanato da un oggetto o da un corpo rendendo visibile su display la distribuzione della temperatura.
Una misurazione istantanea e precisa della temperatura, dal campo di misura molto ampio e che può essere collegata a monitor o dispositivi portatili: il suo utilizzo serve soprattutto in ambienti a rischio di contagio per intercettare i soggetti dalla temperatura alterata, consentendo alle figure preposte di intervenire per sottoporli ad accertamenti più precisi e, in caso, isolarli.

Le termocamere si dividono in due tipologie: quelle che consentono di rilevare il calore dei corpi e tradurlo in immagine e quelle che sono anche in grado di misurare la temperatura e allertare il personale preposto ai controlli sanitari quando vengono rilevati valori anomali. Entrambi i modelli possono essere portatili, utilizzabili manualmente e possiedono un display e un menu simile a quello di uno smartphone.
Inizialmente utilizzate in aeroporti, stazioni ferroviarie e porti per bloccare il transito del virus, oggi le termocamere sono presenti anche in ospedali, case di cura e altri luoghi ad alta frequentazione e alto rischio contagio. 
In Italia Protezione Civile, Istituzioni pubbliche e alcune grandi aziende (Ferrero, Generali solo per citarne alcune) si stanno dotando di termocamere per gestire i flussi dei dipendenti al ritorno alla “normalità”.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.