Piano Italia 1 giga: per Boccardo (Cfwa) è necessario considerare il territorio

17 Ottobre 2021 Ilaria Rebecchi


Una miglior considerazione della conformazione del territorio e delle esigenze specifiche porterebbe ad una migliore mappatura della tecnologia Fwa

“Siamo in attesa della versione definitiva del Piano Italia 1 giga, ma per via di alcuni “errori di impostazione” nella mappatura riscontriamo il rischio di una sovrastima delle zone considerate a fallimento di mercato ed oggetto di intervento pubblico, in parte dovuto ad una bassa considerazione della tecnologia Fwa, anche quando è in grado di offrire connessioni ad altissima capacità (Nga o Vhcn)”.

Parola di Enrico Boccardo, Presidente della Coalizione del fixed wireless access (Cfwa) a seguito della consultazione pubblica di settembre sul Piano Italia 1 giga. L’attesa, dunque, è quella volta a capire se il Governo percepirà le istanze degli operatori prima che lo stesso Piano Italia 1 giga voli verso Bruxelles.

Il Piano Italia 1 giga si avvale di importanti risorse direttamente al PNRR, che potrebbero creare una buona spinta verso una Gigabit society”, ha sottolineato Boccardo. Questo grazie ad un modello capace di integrare sia investimenti pubblici che privati, e superando l’idea di rete unica come fino a qualche tempo fa ipotizzata.
Il Presidente, inoltre, sottolinea come il Piano Italia 1 giga nasca nell’ottica di una sorta di neutralità tecnologica ma con qualche discrepanza proprio nella valutazione della mappatura delle reti e dei piani di sviluppo degli operatori:

Un Fwa su architettura fissa potrebbe essere penalizzato nelle aree geograficamente svantaggiate nelle quali, rispetto al FTTH, risulta essere la tecnologia sicuramente più efficace. In sede di mappatura sono stati applicati agli operatori fixed-wireless modelli di sviluppo e realizzazione delle reti tipici degli operatori fissi “wired”. Questi sono criteri non direttamente applicabili ai collegamenti Fwa che portano così al rischio di includere nelle zone a parziale fallimento di mercato territori dove sono presenti connessioni Fwa ad altissima capacità (Nga o Vhcn), e portando così ad una sovrapposizione degli investimenti pubblici a quelli privati con grande sforzo economico reso così nullo nell’efficacia.

Nel Piano, secondo il Presidente, sarebbe necessario considerare le caratteristiche del territorio italiano e la realtà demografica del Paese, con un’importante distribuzione della popolazione anche nei piccoli centri.
Quindi, il Fixed wireless access resterà fondamentale per l’infrastrutturazione del territorio e l’esclusione dell’Fwa produrrebbe un’obsolescenza anticipata con danni ai piccoli operatori e all’economia locale:

Il modello di sviluppo di reti Fwa è diverso da quello delle reti wired e gli operatori associati realizzano le infrastrutture necessarie per offrire copertura in banda ultralarga ad un mercato potenziale. D’altro canto, la rete, per efficienza e sostenibilità economica ed ambientale, viene progressivamente attrezzata e sviluppata di pari passo con la richiesta del mercato.

E se – conclude – a differenza del Ftth, la realizzazione degli impianti Fwa risulta rapida e non invasiva, alcune unità abitative all’interno del civico sotto copertura della stazione radio base – “passed” – non sono materialmente collegate con antenne Fwa sul tetto, questo non indicherebbe necessariamente che le medesime abitazioni non potrebbero venire collegate e servite in pochi giorni laddove è presente l’infrastruttura Fwa.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.