Banda ultralarga e Wi-Fi pubblico, il Governo si muove

30 Gennaio 2016 Smart Building Italia


banda ultralarga

Lunedì scorso il Corriere delle Telecomunicazioni ha rivelato che il Governo sta lavorando ad una nuova mappatura del territorio in in modo di «parcellizzarlo fino “all’osso” in modo da avere una mappa sempre più dettagliata delle aree bianche e grigie con l’obiettivo di rendere disponibile l’infrastruttura a banda ultralarga al massimo numero di cittadini».
Con la prima mappatura il territorio nazionale è stato suddiviso in 94.645 aree, ma ancora non basta: sembra che l’ipotesi sia quella di replicare il modello francese (France Tdh) in cui i cluster corrispondono alle singole unità immobiliari. «In questo modo – scrive CorCom – si potrebbero modulare i bandi per consentire il cablaggio di tutti gli edifici localizzati nelle aree a fallimento di mercato senza rischiare “zone d’ombra” ossia di aprire un nuovo digital divide. Anche perché la percentuale degli italiani che vive nelle aree C e D non è risibile: stando alle stime l’ordine è del 35%».

Il Governo punta anche sul Wi-Fi pubblico

A proposito di anticipazioni, il Governo pare seriamente impegnato ad accelerare la diffusione della connessione internet. Oggi il quotidiano La Repubblica a firma di Alessandro Longo anticipa infatti i contenuti del decreto sulla riforma della Pubblica Amministrazione, non ancora pubblico, «in cui si legge, nero su bianco, che il Governo intende ultimare per dicembre 2017 “l’obbligo delle amministrazioni di rendere disponibili agli utenti, presso i propri uffici, idonee risorse di connettività ad internet in modalità Wi-Fi… in particolare nei settori scolastico, sanitario e di interesse turistico”». Eugenio Prosperetti, avvocato esperto di diritto digitale, citato nell’articolo ha affermato che «Offrire l’accesso gratuito in ogni luogo della Pubblica Amministrazione favorirà una piena trasformazione digitale dell’Italia».