Casa smart e intelligenza artificiale

30 Marzo 2017 Smart Building Italia


Numeri. L’indagine Dynamic Digital Consumers Survey, condotta dalla società di consulenza Accenture su un campione di 26 mila consumatori di 26 Paesi racconta cose interessanti a proposito della casa smart e dell’IoT. E conferma come l’Intelligenza Artificiale (AI) stia prendendo un ruolo sempre più centrale nella vita dei consumatori.

«La casa sta diventando un ecosistema connesso e personalizzato di servizi – in particolare applicazioni IoT», spiega l’indagine. Esistono però ancora degli ostacoli. In Italia, per esempio, il 49% degli intervistati che utilizza queste tecnologie riscontra difficoltà e ha alcune preoccupazioni: tra questi il 12% lamenta malfunzionamenti legati alla complicazione nell’uso e il 29% alla mancanza di collegamento internet (sono l’8% nel Regno Unito e il 4% in Germania). Infine, il 70% del campione che possiede o prevede di acquistare servizi di connected home si rivolgerebbe a un provider tradizionale, mentre il 48% sceglierebbe una telco per i servizi sanitari connessi.

Curiosamente, questi ultimi dati appaiono in contraddizione con quanto dicono gli intervistati alla domanda “sceglierebbe un grande player digitale come Google o Amazon come provider?”. Infatti, il 57% non esiterebbe ad aderire alla nuova offerta. Secondo l’indagine questa propensione è principalmente dovuta al valore percepito dell’offerta digitale (eSim, le schede telefoniche cellulari inserite nei device che possono cioè usare operatori differenti, e servizi per la casa smart) nonché alla maggiore flessibilità nei costi e vincoli. La metà dei consumatori sarebbe spinta proprio dalla facilità e rapidità con cui diventerebbe possibile cambiare provider e ottenere così tariffe più convenienti per chiamate e traffico dati.