Internet delle Cose: il mercato crescerà nel 2016 del 39%

10 Dicembre 2015 Smart Building Italia


IoT_smart_cityMancano poco più di 365 giorni. Nel giro di un anno appena ci saranno nel mondo 1,6 miliardi di oggetti installati e connessi per le applicazioni smart. A fine 2016 l’aumento dei device relativi all’Internet delle Cose sarà del 39% rispetto all’anno che sta finendo. Lo stima Gartner, società leader mondiale nella consulenza e nelle ricerche per il settore IT, quotata a Wall Street. Secondo Gartner – scrive il magazine online TechWeek Europe – al momento la crescita nell’installazione degli oggetti connessi è guidata dagli smart building (gli edifici a uso commerciale) che resteranno il campo principale di applicazione dell’Internet delle Cose fino al 2017, dopodiché sarà il mercato residenziale a passare figurativamente in testa e a diventare il settore con più oggetti smart». Gartner prevede che il driver di crescita negli smart building saranno principalmente gli incentivi delle amministrazioni pubbliche; le videocamere di sicurezza, le webcam, i LED connessi per l’illuminazione indoor saranno gli oggetti più richiesti.
D’altro canto, il mercato residenziale registrerà la crescita maggiore nei prossimi cinque anni compatibilmente con l’integrazione delle tecnologie wireless con i dispositivi, sviluppando «servizi integrati capaci di dare valore all’idea di casa non solo connessa ma anche smart», attraverso l’uso sempre più massiccio di smart TV, lampadine “intelligenti” e vari sistemi di automazione domestica come termostati smart, sistemi di sicurezza e infotainment.
È naturale ipotizzare che tale scenario potrà inverarsi con la diffusione della connessione negli edifici e nelle case. In tal senso la predisposizione tecnologica prevista dall’articolo 135-bis contenuto nella Legge 164/2014 appare sempre più strategica per un mercato che ha la potenzialità economica pari a 235 miliardi di dollari solo nel 2016 secondo la stima di Gartner.