La fibra sostituisce il rame, ma c’è ancora molto da fare

11 Marzo 2023 Marco Ventimiglia


L’Osservatorio AGCOM indica un incremento delle connessioni veloci ma le linee più obsolete rappresentano ancora quasi un quarto del totale

L’Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM rappresenta la fotografia più attendibile riguardo la situazione della rete fissa in Italia (oltre a fornire altri dati sull’intero comparto delle comunicazioni). Il report più recente è quello relativo ai primi nove mesi del 2022 che conferma il progressivo espandersi della banda ultralarga nel nostro Paese, ma con dei ritmi che rendono difficile colmare lo storico ritardo in materia rispetto alle altre grandi nazioni del nostro continente.

Stabile il numero di linee fisse

Il dato più generale è quello sul numero delle linee fisse presenti sul territorio nazionale che alla fine del terzo trimestre dell’anno scorso non evidenzia delle variazioni significative, né su base trimestrale né su base annua. Questo significa che la platea complessiva delle utenze resta attestata intorno a quota 20 milioni, un livello che peraltro caratterizza l’ultimo quinquennio. Nel dettaglio, 19,98 milioni di linee fisse nel settembre 2022 contro i 20,61 milioni del settembre 2018.

Se il dato complessivo è stabile, questo non significa che non avvengano variazioni nelle componenti che concorrono a determinarlo. E così, negli ultimi nove mesi emerge che le ormai obsolete linee in rame si sono ridotte di 800mila unità (circa 6 milioni prendendo in considerazione l’ultimo quadriennio). Di contro, le linee che utilizzano altre tecnologie, in primis la banda ultralarga, da inizio anno sono aumentate di circa 790mila unità (oltre 1,2 milioni rispetto al settembre 2021).

Nel quadriennio calo drastico del rame

L’inarrestabile contrazione della rete fissa in rame è confermato dall’andamento della sua incidenza percentuale. Infatti, nel settembre 2018 il 61,9% degli accessi alla rete avveniva con questo tipo di connessione fisica, mentre dopo quattro anni gli accessi con linea in rame sono scesi al 23,1%. Un decremento drastico, ma resta il fatto che la connettività obsoleta rappresenta ancora quasi un quarto del totale, e questo pone l’Italia decisamente in una posizione di arretratezza rispetto alla media dell’Unione Europea.

Ovviamente, a fare da contraltare al declinare delle connessioni in rame c’è l’espandersi sul territorio delle accessi alla rete con tecnologie che consentono prestazioni più avanzate. Succede per le linee FTTC, ovvero le connessioni con il tratto dalla centrale al cabinet coperto dalla fibra mentre viene utilizzato il rame dal cabinet all’utenza. Quest’ultime sono aumentate di oltre 350mila su base annua e di circa 4,5 milioni nell’intero periodo di riferimento (settembre 2018 – settembre 2022).

L’incremento delle linee FTTH – scopri i nostri speciali

Ed ancora maggiore si rivela la crescita delle linee FTTH, Le connessioni più performanti dove l’intero percorso centrale-cabinet-utenza avviene con l’utilizzo della fibra. Il report AGCOM indica che l’incremento degli accessi alla rete sfruttando questa tecnologia è stato di circa 810mila unità su base annua per un totale di 3,2 milioni di linee FTTH presenti in Italia al 30 settembre 2022 (con un aumento di circa 2,5 milioni nel corso del quadriennio 2018-2022).

Tutto ciò ha avuto naturalmente delle conseguenze anche sull’andamento del traffico dati. Per quanto riguarda il volume complessivo, in Italia il traffico giornaliero nella prima metà del 2022 è aumentato del 5,1% rispetto al 2021. Allo stesso tempo, i dati unitari di consumo (traffico giornaliero per linea broadband) mostrano, relativamente ai primi nove mesi dell’anno, un aumento del 6,8% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.