Innovazione tecnologica e Property Management
Il processo di innovazione in atto nel mondo delle costruzioni e del Real Estate ha bisogno di nuovi profili professionali o dell’evoluzione di professioni dalla storia consolidata, come quelle legate alla progettazione e alla realizzazione di edifici ed impianti.
La complessità tecnologica dei nuovi edifici porta con sé un approccio di natura diversa anche alla gestione della proprietà, divenuta anch’essa complessa, al punto da mettere in seria discussione figure come quelle tradizionali degli amministratori di immobili.
Dopo un periodo di stagnazione, la ripresa in atto del settore Real Estate in Italia, con un aumento del 41% nei volumi di transazione rispetto al 2023 (la crescita più alta in Europa), ha posto sotto la lente d’ingrandimento proprio questo tema, ovvero il cosiddetto property management. Tema oltremodo rilevante se si considera che a trascinare la crescita sono stati tre sottosettori come la logistica, l’hotellerie di lusso e le soluzioni di co-living.
Secondo Wyser, brand globale di Gi Group Holding che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali ed executive, l’immobiliare sta vivendo una trasformazione significativa, influenzato da diversi fattori, di cui i principali sono senza dubbio:
- La crescente attenzione alla sostenibilità, favorita anche dalle normative europee, che sta ridefinendo il mercato immobiliare. Oggi, infatti, il 34% dei venditori privilegia immobili ad alta efficienza energetica e il 75% dei proprietari ha già avviato o pianifica interventi di efficientamento. Un trend che coinvolge sia il residenziale che asset come uffici e logistica.
- Nuovi modelli abitativi più flessibili e orientati al benessere. Il co-living si afferma come risposta innovativa per studenti, giovani professionisti e senior, grazie a spazi condivisi progettati per lo smart working o il fitness domestico.
- La digitalizzazione che rivoluziona la gestione degli immobili con l’uso di intelligenza artificiale, IoT e soluzioni cloud che migliorano l’efficienza operativa, rendendo possibile una manutenzione predittiva e un monitoraggio continuo, a beneficio di tenant e property manager.
“L’evoluzione del mercato immobiliare non riguarda solo asset e investimenti, ma sta ridefinendo profondamente anche le competenze richieste ai professionisti del settore. In particolare, la figura del property manager sta assumendo un ruolo sempre più strategico nella gestione e valorizzazione degli asset. Le piazze principali restano Milano, Roma e Torino, ma al Sud troviamo le realtà con un alto potenziale come Napoli e Bari” – spiega Marinella Sartori, AD di Wyser – “L’introduzione, proprio quest’anno, di un codice ATECO dedicato rappresenta un passaggio fondamentale verso la piena professionalizzazione del ruolo. Un riconoscimento formale che chiarisce competenze e responsabilità, consolidando l’identità di un profilo ormai imprescindibile per un settore in rapida evoluzione.”
Il Property Manager è quindi una figura professionale in crescita ma anche in rapida evoluzione. Se, infatti, si caratterizza in Italia per un buon equilibrio di genere con un 55% di uomini e 45% di donne, spesso ha alle spalle ancora principalmente studi economici, quando la domanda richiederebbe sempre più un background in studi ambientali, in informatica con precise competenze analitiche, in linea con la cosiddetta “twin transition” del settore immobiliare (energetica e digitale).
Guardando ai tre settori che stanno trainando la crescita del settore il ruolo crescente del property manager appare evidente.
- Nella Logistica, dove non corrisponde più alla sola gestione operativa, ma si traduce in consulenza ad alto valore aggiunto. Il property manager diventa un partner in grado di integrare le esigenze dei tenant con obiettivi di sostenibilità e performance. Per cui sono richieste una solida preparazione tecnologica, una mentalità data-driven e conoscenze in ambito green per valorizzare asset complessi e prevedere l’evoluzione della domanda.
- Nell’Hospitality di lusso, dove la gestione immobiliare si intreccia con l’esperienza dell’ospite e l’utilizzo di smart technology consente di personalizzare ambienti e servizi, mentre l’analisi dei big data permette di ottimizzare occupancy e pricing e dove la progettazione di spazi inclusivi, sostenibili e wellness-oriented rappresenta ormai uno standard atteso.
- Nei Nuovi modelli abitativi (co-living, student housing, senior living), un settore in forte crescita in tutta Europa, in cui il property manager deve sommare competenze gestionali a capacità relazionali, affiancando alla cura dello spazio la gestione della comunità e dove digitalizzazione degli accessi, servizi condivisi, benessere e ascolto diventano elementi fondamentali.
Anche in questo caso – come ricorda Marinella Sartori – la formazione costituisce un asset strategico per sviluppare profili capaci non solo di adattarsi, ma di anticipare le tendenze future e assumere ruoli a crescente contenuto decisionale.
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Wyser è il brand globale di Gi Group Holding che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali ed executive. Nata in Italia nel 2013, nel corso degli anni si sviluppa in modo capillare sul territorio nazionale con le seguenti sedi: Milano, Torino, Padova, Bologna, Roma. Nel mondo è presente in 13 paesi, oltre che in Italia, è attiva in Brasile, Bulgaria, Cina, Francia, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna e Turchia.