Le aree urbane al centro della scena

5 Maggio 2023 Luca Baldin


Presentati i dati dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano. Le città si confermano i veri driver dell’innovazione del Paese e a novembre la Milano Smart City Conference le renderà protagoniste come evento cross di MIBA*

Nelle 14 città metropolitane italiane risiedono oltre 21 milioni di persone, ovvero circa il 40% dell’intera popolazione italiana, si tratta di agglomerati complessi, che comprendono più nuclei urbani, ma che tendenzialmente costituiscono l’embrione di un sistema territoriale coeso e interconnesso, che assomiglia sempre più alle grandi metropoli continentali. Queste aree sono quelle principalmente interessate allo sviluppo del concetto di smart city in Italia, malgrado esistano esempi virtuosi anche tra i Comuni di media dimensione, e costituiscono le punte più avanzate dell’innovazione tecnologica che sta modificando il modo di vivere di intere comunità e, in ultima analisi, quelle dell’intero Paese.

Dai dati contenuti nel secondo “Rapporto Smart City” del Politecnico di Milano, presentati lo scorso 3 maggio, emergono alcuni dati che confermano questa impressione. Malgrado la percezione del cittadino sia ancora quella di un concetto, quello di città “smart”, futuristico e poco legato alla quotidianità del vivere (il 64% del campione si pone ancora in questa dimensione tecnoscettica), profondamente diverso è invece quello delle amministrazioni locali, che stanno spingendo nella direzione di una innovazione dei servizi al cittadino. Il segnale più evidente di tale atteggiamento è la crescita del mercato legato alle smart cities, che nel 2022 ha segnato in Italia un +23% rispetto al 2021, toccando i 900 milioni di euro, un dato, quello implementale, sensibilmente superiore alla media internazionale e che dimostra una forte dinamicità, favorita anche dai consistenti finanziamenti messi in campo dal PNRR che, nel complesso dei diversi interventi collegati al concetto di smart city, mettono in campo circa 17,1 miliardi di euro.

I settori in cui le città stanno maggiormente investendo sono lo smart lighting (24%), la smart mobility (21%) le smart grid e le comunità energetiche (13%) e gli smart buildings e lo smart meetering (12%).

L’analisi del Politecnico mette in evidenza, tuttavia, un approccio poco sistemico, talvolta dettato anche dalla tempistica accelerata del PNRR, che porta le amministrazioni pubbliche a privilegiare soluzioni “consolidate” e scarsamente integrate, ovvero a lavorare su singoli progetti verticali che poco o male si integrano tra di loro e in cui la componente “intelligente” è spesso residuale. Per fare un esempio evidente, molto si sta facendo nel relamping delle città con la sostituzione dei corpi illuminanti, ma poco in termini di telecontrollo e illuminazione adattativa che sfrutta l’intelligenza artificiale.

Alla base dei limiti dell’approccio della PA al tema smart city e smart sevices stanno i soliti problemi, in primis la mancanza di competenze (58% dei casi) e di personale (48%), anche se nel 2022 qualche segnale di inversione di tendenza sembra registrarsi a fronte di un interesse delle amministrazioni ad investire in tali progetti decisamente elevato, che sfiora l’89% in quelle in cui si sia avviata almeno una sperimentazione, segno evidente di un livello di soddisfazione molto alto.

Il Report del Politecnico sprona in questo senso ad “andare oltre la terra di mezzo”, intendendo con ciò stimolare le pubbliche amministrazioni a passare dalle singole applicazioni a sistemi autenticamente data driven e citizen centric, che si riscontrano ancora in pochi casi in Italia e che viceversa costituiscono lo scenario più avanzato al quale mirare.

Il riconoscimento dell’importanza del tema per lo sviluppo complessivo del Paese ha portato le quattro manifestazioni fieristiche* che si sono riunite sotto il cappello comune di MIBA (Milan International Building Alliance) e che daranno vita in Fiera Milano a novembre all’evento fieristico di riferimento per il modo dell’innovazione tecnologica nel campo del costruito, a progettare assieme un importante evento di approfondimento che costituirà la terza Milano Smart City Conference, che si svolgerò il 14 e 15 novembre, come prologo (presso la sede di Assimpredil ANCE) e momento inaugurale della grande manifestazione milanese (in Fiera Milano Rho) e che metterà sotto i riflettori le best practice prodotte o progettate da alcune delle più importanti e dinamiche città metropolitane italiane nei campi della digitalizzazione dei servizi, della sicurezza, dell’accessibilità e infine della riqualificazione urbana.

 

*) MIBA, Milan International Building Alliance, è l’evento che riunirà quattro manifestazioni: GEE – Global Elevator Exhibition, interamente dedicato alla mobilità orizzontale e verticale, ME-MADE expo, la manifestazione internazionale leader in Italia per le soluzioni innovative e sostenibili per le costruzioni e l’involucro, SMART BUILDING EXPO, manifestazione fieristica di riferimento in Italia per l’home and building automation e l’integrazione tecnologica e SICUREZZA, evento fieristico di riferimento in Italia e tra i primi in Europa dedicato a security & fire. Fil rouge della proposta espositiva globale, soluzioni, materiali e tecnologie proposte da comparti fondamentali per la progettazione, la costruzione e la riqualificazione dell’edificio tra innovazione, efficienza energetica e sostenibilità.

 

 

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.