Bonus edilizi, il governo volta pagina e pensa a una riforma decennale

20 Ottobre 2023 Marco Ventimiglia


Il ministro Pichetto Fratin ha anticipato alcuni contenuti del prossimo PNIEC con l’attuazione di una riforma di lunga durata delle detrazioni fiscali

C’è una porta che si sta chiudendo, ma un’altra che deve necessariamente aprirsi il più presto possibile. È un po’ questa la logica di un recente intervento del ministro Gilberto Pichetto Fratin in tema di agevolazioni per i lavori nel comparto dell’edilizia. Dove la porta che si sta chiudendo è ovviamente quella del Superbonus, con il governo che in sede di presentazione della legge di Bilancio ha appena ribadito lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito per le spese che saranno sostenute nel 2024, peraltro con un’aliquota di recupero fiscale che scenderà al 70%.

Superare la frammentazione delle detrazioni

Il responsabile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)  ha parlato davanti la Commissione Ambiente della Camera, durante un’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. “La bozza del prossimo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima – ha sottolineato – prevede l’attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi la frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive”.

Ma che cosa si intende per approccio integrato? Pichetto Fratin ha spiegato che si tratta di una serie di misure, da intraprendere in un’ottica di sostenibilità, che riguarderanno vari ambiti, tra cui quello della tutela ambientale, energetico, della digitalizzazione e della sicurezza. Altro elemento di grande importanza, l’orizzonte temporale: “La riforma delle detrazioni dovrà avere una durata almeno decennale per rispondere agli sfidanti obiettivi europei previsti per il settore residenziale”.

Le principali caratteristiche della riforma

Il ministro è poi entrato nel merito dei contenuti, indicando innanzitutto l’area del patrimonio immobiliare nazionale sulla quale il provvedimento dovrà avere l’impatto maggiore: “La riforma delle detrazioni dovrà essere indirizzata prevalentemente alle unità immobiliari soggette all’obbligo della Direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici”. Detrazioni che “dovranno garantire aliquote distribuite in un massimo di dieci anni e ammettere interventi sia singoli, che di riqualificazione energetica profonda”. Previsti anche degli strumenti finanziari di supporto, come i finanziamenti a tasso agevolato.

Come era prevedibile, nel corso dell’audizione in Commissione si è tornati a parlare del Superbonus. Pichetto Fratin ha innanzitutto fatto il punto sulla situazione, con i dati Enea che indicano il superamento delle 430mila asseverazioni al 30 settembre, il 17% delle quali relativo a lavori effettuati su edifici condominiali. Poi, un commento simile a un epitaffio: “Una norma dai tanti buoni propositi, ma che ad un’analisi costi-benefici postuma, non viene giustificata dagli effetti espansivi rispetto ai problemi creati sui conti pubblici o sull’aumento dei prezzi nel settore”.

Preoccupazione per la Direttiva UE

Infine, a proposito della citata Direttiva europea, il ministro ha affermato senza giri di parole che “gli obiettivi temporali del provvedimento, specie relativamente agli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese”. Al riguardo va ricordato che il testo attuale della Direttiva, al momento oggetto di trattative fra le istituzioni UE e i Paesi membri, in pochi anni renderebbe energeticamente incompatibile più della metà del patrimonio immobiliare nazionale. Da qui, ha affermato Pichetto Fratin, l’impegno in sede negoziale del governo per rimarcare “la peculiarità del contesto italiano”.

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.