Catania: ecco la più grande fabbrica di pannelli solari in Europa

27 Marzo 2023 Ilaria Rebecchi


In Sicilia, lo stabilimento 3Sun di Enel passerà dalla capacità di 200 megawattora a circa 3 gigawatt l’anno

Entro la fine del 2024, la 3Sun gigafactory di Enel con sede a Catania diventerà la più grande fabbrica di pannelli solari di tutta Europa. L’azienda utilizzerà una innovativa tecnologia su scala mondiale, un caso unico: come effetto del progetto TANGO – Italian gigafactory – porterà ad un investimento totale di circa 600 milioni di euro.

Tra le sette iniziative selezionate dalla commissione europea nel bando targato Innovation Fund e dedicato ai grandi progetti, il finanziamento vale importo massimo di 118 milioni e altri fondi fino a 188 milioni, che potranno essere dedicati al progetto per via della candidatura al bando per l’accesso ai fondi del PNRR, relativa in particolare alla missione della rivoluzione verde e transizione ecologica.

Il piano prevede che l’attuale stabilimento di proprietà di Enel green power passi dalla capacità di 200 megawattora attiva ad oggi a circa 3 gigawatt l’anno, grazie allo sviluppo iniziale di moduli fotovoltaici su tecnologia a eterogiunzione di silicio e grazie anche alla combinazione di due differenti tecnologie in una sola cella, caratterizzando così prestazioni migliori in confronto alle tecnologie convenzionali.

In una seconda fase, verrà aggiunta una tecnologia innovativa “Tandem”, ing rado di consentire il superamento dello stato dell’arte delle celle fotovoltaiche fino ad arrivare al oltre il 30% migliorando anche l’affidabilità dei pannelli.

I lavori sono iniziati ad aprile dello scorso anno e dovrebbero vedere conclusione entro la fine del 2024, prima portando la capacità della fabbrica a 400 megawatt operativi entro settembre 2023 e successivamente alla piena capacità operativa a partire da luglio 2024. Da fine 2025 partiranno i lavori utili a produrre i moduli fotovoltaici in configurazione Tandem.

Un progetto che porterà all’assunzione di 550 diplomati in posizioni tecnico-operative tra produzione, manutenzione, servizi ausiliari, qualità di prodotto ed esercizio degli impianti, che si aggiungono a 50 laureati recentemente assunti e agli attuali 200 lavoratori fino a raggiungere mille posti di lavoro entro il 2024.

Le stime sulla crescita delle rinnovabili per i prossimi anni – ha sottolineato l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace – affermano chiaramente che per l’Italia e l’Europa è strategico investire per dare vita a una filiera produttiva interna, coniugando le esigenze di sicurezza e indipendenza energetica con quelle dell’economia, del lavoro e dell’ambiente.

Il significato politico forte di questo investimento – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – è la sua funzione di affrancamento del nostro Paese dall’estero, e segnatamente dalla Cina, anche sul fronte della produzione di impianti per l’energia rinnovabile. Una indipendenza che passa per la qualità e per l’innovazione, per la capacità di produrre elementi migliori, più performanti, più durevoli, più facili da smaltire e da riciclare.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.