Fotovoltaico: 45 giorni per l’autorizzazione paesaggistica

26 Marzo 2023 Ilaria Rebecchi


Nel decreto PNRR 3 si determina il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica utile all0installazione di impianto fotovoltaico su edifici

Sono 45 i giorni delineati nell’ambito del Dl PNRR 3 approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica necessaria all’installazione di impianti fotovoltaici e termici su edifici e diversi manufatti fuori terra. Inoltre, se il termine decorre senza la comunicazione di motivi che ne ostacolano l’accoglimento dell’autorizzazione, essa va considerata rilasciata ed immediatamente efficace.

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I dettagli

Il decreto, dunque, agisce sull’iter semplificato dal Dl Energia, per l’autorizzazione di impianti solari fotovoltaici e termici installati sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra.

Il nuovo termine per l’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica per impianti fotovoltaici e termici da installare sugli edifici o altri manufatti sarà di 45 giorni e potrà essere sospeso solo una volta per un massimo di 30 giorni se, entro 15 dalla ricezione dell’istanza: in caso la Soprintendenza motiverà la necessità di effettuare approfondimenti istruttori o anche di apportare modifiche al progetto di installazione.

Novi tempi quindi per l’ottenimento del nulla osta, che seguono le semplificazioni del Dl Energia per l’installazione di impianti fotovoltaici e termici, obbligatorio se l’installazione è intesa su immobili ed aree di notevole interesse pubblico, come ad esempio ville, giardini e parchi, distinti per la “non comune bellezza” (come da art. 136, comma 1, lettera b).

Centri storici

Ancora obbligatorio anche per gli impianti su complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, come i centri ed i nuclei storici (art. 136, comma 1, lettera c), eccezion fatta quando i pannelli siano integrati nelle coperture e non visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici.
Se i pannelli sono integrati e non visibili occorre il nulla osta nel caso in cui i manti di copertura siano costituiti da materiali della tradizione locale.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.